Dante parte VII primo canto purgatorio

Mi suscita una curiosità questi pochi versetti del primo canto del purgatorio che sono indicati dal versetto 22 fino al 28. il cui scrive il poeta:

i mi vuolsi a man destra e puosi
mente all'altro polo e vidi quattro stelle
non viste mai fuor ch'a la prima gente
goder parea l'ciel di lor fiammelle
ho settentrional vedovo sito
poi che privato sé di mirar quelle.

Quando Dante insieme a Virgilio hanno attraversato l'intero inferno intravedono il cielo e l'attenzione loro cade su quattro stelle mai viste prima da nessuno, poi Dante descrive facendo attenzione che non vede più la stella polare che é indicativa dell'altro polo, quindi se procedessero molto avanti anche se non lo dice avrebbero trovato l'antartide, sconosciuto per quel periodo. Però da parte di qualcuno aveva intuito a affermato che il pianeta era tondo e non piatto come era considerato massimamente in quel periodo. Dante afferma che quelle quattro stelle erano conosciute da antica gente, quindi da dove ha tratto l'informazione qualcuno nato prima di lui avrebbe saputo che un contatto tra civiltà diverse ci deve essere stato. La credenza religiosa si basa come primo incipit di vita umana la attribuisce ad Adamo ed Eva, spiegazione più semplice per divulgare alle popolazioni la creazione del genere umano.

Forese, devo rispondere a un collega, poi torno qui, meno male che sei uscito dal letargo. Tessa

Ciao, Forese, mi sembra che ti susciti curiosità tutta la Divina Commedia,
invece a me suscita dolci ricordi di una fanciullezza passata sui libri, a rompermi la schiena. Ricordo che la profe di Lettere ci dava Dante 2 volte a settimana, e letteratura italiana 2 volte a settimana, avevamo molti libri, io avevo un libretto di papa' sulla Divina Commedia, edizione antica, simile ad alcuni altri libretti, il don Chisciotte, la Lettera sulla tolleranza di Locke, e questo era piccolo come una guida turistica e quindi lo portavo a scuola perchè pesava meno, ma a casa mi aveva comporato tutti i commenti esistenti allora.Alcuni, nello stesso banco portavano i libri a meta', dovevamo pensare ai carrelli dei bambini d'ora, o facevano le versioni a metà e poi se la dettavano al telefono, chi aveva la 2a parte non ci capiva niente. ma facevano tutti così.
E poi avevamo 2 ore di greco autori, 2 ore di greco letteratura, e così per il latino, poi 2 ore di chimica, 2 ore di geografia astronimica e di storia dell'arte, veramente non era proprio solo un liceo classico.
Allora vediamo qui che mi dici, il I^ Canto del Purgatorio, io ricordavo l'incipit, anche se non l'ho imparato a memoria , dice


Per correre miglior acque alza le vele
 omai la navicella del mio ingegno
 che lascia dietro a sè mar sì crudele....

Poi tu parli dei vv 21-28 che hai riportato.
Dunque i Poeti escono finalmente dall'Inferno
a riveder e stelle-

Dante si volse a man destra ( sempre a destra nel Purgatorio)
e osservò il polo australe con quattro stelle che non aveva mai visto,
alcuni esegeti pensano che si tratti della Croce del Sud, altri delle quattro virtu' cardinali, non lo sappiamo, e dice che queste quattro stelle solo i primi uomini le videro, e chiama spoglio l'emisfero settentrionale perchè non ede queste fiammelle. Poi compare la figura di un vecchio, degno nell'aspetto.che é Marco Porcio Catone l'Uticense, posto a guardia della montagna del Purgatorio, e i commentatori si chiedono come mai Dante abbia messo qui un suicida destinato al Paradiso. Altri affermano che l'Uticense si era ucciso per la libertà.
E qui mi fermo , perchè non sei ndato oltre, ciao.