Monselice, studenti e partigiani in corteo contro la piazza intitolata a Mussolini
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Monselice, studenti e partigiani in corteo contro la piazza intitolata a Mussolini
Si legge anche questo, nelle cronache venete......
MONSELICE (PADOVA) Studenti e partigiani sulle barricate per impedire che a Monselice, in provincia di Padova, venga intitolata una piazza a Benito Mussolini. Dopo la sollevazione in rete la protesta scende ora in strada: sabato mattina una delegazione di studenti parteciperà al presidio organizzato dall’Associazione nazionale Partigiani della provincia di Padova per manifestare «la più irremovibile opposizione alla decisione di intitolare al duce la piazza della frazione di San Bortolo».
Anche se la giunta municipale ha già fatto dietrofront, decidendo di proporre una consultazione popolare ai capifamiglia per scegliere, attraverso la compilazione di una scheda, tra una rosa di nomi quello più indicato a rappresentare la piazza, nella quale troverà spazio anche uno parco giochi per i piccoli. Nell’elenco, annuncia il sindaco Francesco Lunghi, non compare quello del Duce, ma piuttosto quelli bipartisan di Giacomo Leopardi, Piazza della Comunità e Piazza della Costituzione.
«La proposta, avanzata dall’assessore comunale ai lavori Andrea Tasinato, non solo merita un’accesa condanna - afferma Alessandro Asmundo, coordinatore provinciale di Studenti Per-Udu Padova - ma non fa altro che alimentare fenomeni sempre più crescenti di reviviscenza di movimenti neonazisti e neofascisti». La pensa così anche Beatrice di Padua, coordinatrice della Rete degli Studenti Medi di Padova. «Insieme vogliamo poter essere un forte esempio e un monito costante per i nostri coetanei - spiega - andando in netta controtendenza a quanti oggi credono che le atrocità commesse dal fascismo siano storie ormai lontane e disperse in un passato erroneamente ritenuto troppo remoto e distante per essere rivissuto».
L’assessore sotto accusa si difende e ricorda i meriti storici di Mussolini. «A 90 anni dall’avvento del fascismo, sarebbe opportuno ricordare l’uomo e lo statista - ripete - dandogli finalmente atto delle tante cose buone da lui fatte per il bene del popolo italiano, popolo a cui era legato da sincero amore. La seconda guerra mondiale ha, purtroppo, portato lutti e sofferenze, ma non possiamo dimenticare le riforme e le innovazioni che ha portato all’Italia nei precedenti 15 anni di pace». Nessun intento revisionista, dunque, ma la volontà di riabilitare lo statista. «Mi farebbe piacere che uscissimo da questo pregiudizio verso il Mussolini amministratore - aggiunge - e come esistono strade e piazze intitolate a Stalin, Lenin, Milosevic, Tito, sarebbe opportuno ci fossero anche per Mussolini». A mettersi di traverso all’idea della giunta è anche la politica, almeno quella di opposizione alla maggioranza che governa la città. «La provocazione utilizzata per guadagnare un po’ di visibilità è ormai una pratica molto diffusa ed in questo l’assessore non brilla certo per originalità - taglia corto il consigliere regionale Pd Graziano Azzalin -. Fortunatamente, però, si trova completamente da solo per quanto riguarda il consenso alla sua inaccettabile proposta».
07 novembre 2014
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MONSELICE (PADOVA) Studenti e partigiani sulle barricate per impedire che a Monselice, in provincia di Padova, venga intitolata una piazza a Benito Mussolini. Dopo la sollevazione in rete la protesta scende ora in strada: sabato mattina una delegazione di studenti parteciperà al presidio organizzato dall’Associazione nazionale Partigiani della provincia di Padova per manifestare «la più irremovibile opposizione alla decisione di intitolare al duce la piazza della frazione di San Bortolo».
Anche se la giunta municipale ha già fatto dietrofront, decidendo di proporre una consultazione popolare ai capifamiglia per scegliere, attraverso la compilazione di una scheda, tra una rosa di nomi quello più indicato a rappresentare la piazza, nella quale troverà spazio anche uno parco giochi per i piccoli. Nell’elenco, annuncia il sindaco Francesco Lunghi, non compare quello del Duce, ma piuttosto quelli bipartisan di Giacomo Leopardi, Piazza della Comunità e Piazza della Costituzione.
«La proposta, avanzata dall’assessore comunale ai lavori Andrea Tasinato, non solo merita un’accesa condanna - afferma Alessandro Asmundo, coordinatore provinciale di Studenti Per-Udu Padova - ma non fa altro che alimentare fenomeni sempre più crescenti di reviviscenza di movimenti neonazisti e neofascisti». La pensa così anche Beatrice di Padua, coordinatrice della Rete degli Studenti Medi di Padova. «Insieme vogliamo poter essere un forte esempio e un monito costante per i nostri coetanei - spiega - andando in netta controtendenza a quanti oggi credono che le atrocità commesse dal fascismo siano storie ormai lontane e disperse in un passato erroneamente ritenuto troppo remoto e distante per essere rivissuto».
L’assessore sotto accusa si difende e ricorda i meriti storici di Mussolini. «A 90 anni dall’avvento del fascismo, sarebbe opportuno ricordare l’uomo e lo statista - ripete - dandogli finalmente atto delle tante cose buone da lui fatte per il bene del popolo italiano, popolo a cui era legato da sincero amore. La seconda guerra mondiale ha, purtroppo, portato lutti e sofferenze, ma non possiamo dimenticare le riforme e le innovazioni che ha portato all’Italia nei precedenti 15 anni di pace». Nessun intento revisionista, dunque, ma la volontà di riabilitare lo statista. «Mi farebbe piacere che uscissimo da questo pregiudizio verso il Mussolini amministratore - aggiunge - e come esistono strade e piazze intitolate a Stalin, Lenin, Milosevic, Tito, sarebbe opportuno ci fossero anche per Mussolini». A mettersi di traverso all’idea della giunta è anche la politica, almeno quella di opposizione alla maggioranza che governa la città. «La provocazione utilizzata per guadagnare un po’ di visibilità è ormai una pratica molto diffusa ed in questo l’assessore non brilla certo per originalità - taglia corto il consigliere regionale Pd Graziano Azzalin -. Fortunatamente, però, si trova completamente da solo per quanto riguarda il consenso alla sua inaccettabile proposta».
07 novembre 2014
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