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Integrazioni sulla resurrezione di Gesù.

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Messaggio Da Decuius Gio Giu 09, 2022 2:10 pm

Da “Primi scritti”, parte 3 – Doni spirituali – vol. 1:

La risurrezione.

Gli angeli di Satana furono costretti a fuggire davanti alla luce splendente e penetrante degli angeli di Dio, e manifestando la loro amarezza al loro capo, dissero che la loro vittima era stata portata via con la violenza e colui che avevano così tanto odiato era stato risuscitato dai morti. Satana e i suoi seguaci avevano esultato, quando il loro potere sull'uomo caduto aveva provocato la morte del Signore della vita. Ma il loro trionfo infernale durò ben poco: Gesù uscì dalla tomba come un grande conquistatore e Satana si rese conto che sarebbe morto e il suo regno sarebbe passato a colui che ne aveva veramente diritto. Si lamentò e si infuriò, ma nonostante tutti i suoi sforzi Gesù non fu sconfitto. Al contrario, offrì all'uomo la via della salvezza e chiunque l'avesse seguita sarebbe stato salvato. {PS 170,4}
Gli angeli malvagi e il loro capo si riunirono in consiglio per decidere come agire contro il governo di Dio. Satana ordinò ai suoi seguaci di andare dai sacerdoti e dai capi del popolo e disse: "Siamo riusciti a ingannarli, accecandoli e rendendo insensibile il loro cuore nei confronti di Cristo. Siamo riusciti a convincerli che fosse un impostore. Abbiamo indotto i sacerdoti e i capi a detestare Gesù e a ucciderlo. Ora quelle guardie romane porteranno l'odiosa notizia che Cristo è risorto. Non resta che insinuare in loro l'idea che se si diffonderà la notizia che Gesù è risuscitato, saranno lapidati dal popolo per aver messo a morte un uomo innocente". {PS 171,1}
Mentre gli angeli del cielo si allontanavano dal sepolcro, la luce disparve, le guardie romane si rialzarono e si guardarono intorno. Erano stupiti di vedere quella grande pietra rotolata accanto all'entrata del sepolcro ed erano impauriti per la scomparsa del corpo di Gesù. Si affrettarono verso la città per far sapere ai sacerdoti e ai capi del popolo quello che avevano visto. {PS 171,2}
I giudei, ascoltando il rapporto, impallidirono e provarono orrore per quello che avevano fatto. Se i soldati dicevano la verità, per loro era finita. Rimasero seduti in silenzio, guardandosi l'un l'altro, senza sapere cosa fare o cosa dire. Accettare quel rapporto significava condannare se stessi. Si ritirarono per consultarsi. Considerarono che se il rapporto portato dalle guardie fosse circolato tra il popolo, coloro che avevano messo a morte il Cristo sarebbero stati giudicati come assassini. Decisero allora di pagare i soldati perché mantenessero il segreto. I sacerdoti e gli anziani offrirono loro una grande somma di denaro, dicendo: "Dite così: 'I suoi discepoli sono venuti di notte e lo hanno rubato, mentre dormivamo'". {PS 171,3}
E quando i soldati chiesero cosa sarebbe stato di loro, se avessero dichiarato di aver dormito durante la guardia, i capi del popolo promisero di convincere il governatore a garantire la loro incolumità. Per denaro le guardie romane vendettero il loro onore e accettarono il suggerimento dei sacerdoti e degli anziani. {PS 171,4}
Quando Gesù, ancora sulla croce, aveva gridato "È compiuto", le rocce si erano spaccate, la terra aveva tremato e alcune tombe si erano aperte. Quando risuscitò vittorioso dalla morte e dalla tomba, mentre la terra tremava e la gloria del cielo rischiarava quel luogo sacro, molti dei giusti risposero alla sua chiamata e risuscitarono come testimoni della sua risurrezione. I giusti prescelti risuscitarono glorificati. Erano stati scelti fra i santi di ogni epoca, dalla creazione fino ai giorni di Gesù. Così, mentre i capi del popolo cercavano di nascondere la risurrezione del Cristo, Dio decise di risvegliare un gruppo di persone dalle loro tombe, perché testimoniassero della risurrezione di Gesù e proclamassero la sua gloria. {PS 171,5}
I risorti erano diversi per forme e statura, alcuni dall'aspetto più nobile di altri. Mi fu detto che gli abitanti della terra avevano subìto un processo di degenerazione, perdendo la loro forza e la loro bellezza. Satana aveva il potere sulla malattia e sulla morte, e in ogni epoca gli effetti della maledizione erano stati sempre più evidenti e il potere di Satana sempre più visibile. Coloro che avevano vissuto ai tempi di Noé e di Abramo assomigliavano agli angeli per forma, bellezza e forza. Ma ogni generazione che si succedeva diventava sempre più debole e più soggetta alla malattia, e la loro vita era più breve. Satana aveva imparato come indebolire l'umanità. {PS 172,1}
Coloro che risuscitarono dopo la risurrezione di Gesù apparvero a molte persone, raccontando loro che il sacrificio per l'uomo era stato compiuto, che Gesù crocifisso dagli ebrei era risuscitato dai morti, e come conferma delle loro parole, dicevano: "Siamo risuscitati con lui". Testimoniarono che tramite la sua potenza erano stati chiamati dalle loro tombe. Nonostante circolassero falsi rapporti, Satana non poteva nascondere la risurrezione di Cristo, né potevano farlo i suoi angeli o i capi sacerdoti, perché le persone risuscitate con lui diffondevano questa meravigliosa notizia; anche Gesù si sarebbe presto mostrato ai suoi discepoli addolorati, per placare le loro paure e suscitare in loro gioia e felicità. {PS 172,2}
A mano a mano che la notizia si diffondeva di città in città, e di villaggio in villaggio, gli ebrei temevano per la loro vita e dissimulavano l'odio che nutrivano per i discepoli; la loro unica speranza era diffondere falsi rapporti e coloro che desideravano che questa bugia fosse vera, l'accettavano. Pilato tremò, quando venne a sapere che Cristo era risorto. Non poteva dubitare delle testimonianze che ascoltava e da quel momento non ebbe più pace. Per ottenere gli onori mondani, per paura di perdere la sua autorità e la sua vita, aveva condannato Gesù a morte. Era pienamente convinto di essersi macchiato non solo del sangue di un uomo innocente, ma di quello del Figlio di Dio. Fino alla fine della sua esistenza Pilato visse come un miserabile; la disperazione e l'angoscia gli tolsero ogni gioia e speranza, rifiutò di essere confortato e morì nella sofferenza. {PS 172,3}
Il cuore di Erode si indurì sempre di più e quando seppe che Cristo era risorto, non ne fu particolarmente turbato. Fece giustiziare Giacomo e quando vide che i giudei ne erano compiaciuti, fece arrestare anche Pietro, con l'intenzione di ucciderlo, ma Dio aveva un compito da affidargli e inviò un angelo per liberarlo. Il giudizio divino colpì Erode, mentre si esaltava in presenza di una grande folla; fu colpito da un angelo del Signore e morì di una morte orribile. {PS 173,1}
Decuius
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