Referendum Costituzionale
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Referendum Costituzionale
http://www.repubblica.it/politica/2016/09/05/news/d_alema_lancia_il_comitato_del_no_presieduto_da_guido_calvi_maggioranza_trasformista_non_poteva_cambiare_la_carta_-147219587/
Il partito del Si si sfalda, c'era da aspettarselo, a parte il fatto che D'Alema non mi sia mai piaciuto, ben venga la rottura che può portare nel Pd e a non permettere questa pessima riforma al di la di D'Alema.
Il partito del Si si sfalda, c'era da aspettarselo, a parte il fatto che D'Alema non mi sia mai piaciuto, ben venga la rottura che può portare nel Pd e a non permettere questa pessima riforma al di la di D'Alema.
Rossoverde- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.07.13
Re: Referendum Costituzionale
Intanto Renzi (che aveva legato le sorti del suo Governo all'esito del referendum) man mano che si accorgeva che il sì stava perdendo importanti pezzi, virava decisamente a conclusioni meno drastiche, fino a smorzare del tutto le pretese di dimissioni in caso di vittoria del no.
Re: Referendum Costituzionale
http://www.huffingtonpost.it/2016/08/22/piero-fassino-referendum_n_11648036.html
il catrastofista è sceso in campo, io mi tocco i coglioni solo a guardarlo. è arrivato al livello boschi & picerno o giu di li, che il referendum sia previsto dalle stesse norme vigenti sembra non lo sappia nemmeno.
Del resto con un Errani che si sente non calato dall'alto ma solo da renzi ...ci sta tutto ed avanza pure qualcosa.
il catrastofista è sceso in campo, io mi tocco i coglioni solo a guardarlo. è arrivato al livello boschi & picerno o giu di li, che il referendum sia previsto dalle stesse norme vigenti sembra non lo sappia nemmeno.
Del resto con un Errani che si sente non calato dall'alto ma solo da renzi ...ci sta tutto ed avanza pure qualcosa.
Rossoverde- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.07.13
Re: Referendum Costituzionale
ieri sera , alla festa dell'unità o del pd come si chiama adesso , zagrebelsky in un dibattito con la finocchiaro, affonda la riforma costituzionale del governo renzi, alla finocchiaro non resta che la sua passione e la sua verve per difendere l'indifendibile nei fatti. vedo di trovarla in rete e postarla.
Rossoverde- Messaggi : 465
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Re: Referendum Costituzionale
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2016/09/09/referendum-finocchiaro-vs-zagrebelsky-voto-si-serve-maggiore-stabilita-ma-la-riforma-non-la-garantisce/558753/#disqus_thread
questa ne è solo un piccolo assaggio.
questa ne è solo un piccolo assaggio.
Rossoverde- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.07.13
Re: Referendum Costituzionale
si vanno delineando quelli che prendono posizione sul si e sul no, la cgil e l'anpi si schierano per il no , finora non era mai successo che le due organizzazioni avessero preso posizioni contro le politiche portate avanti da un partito di sx. Dall'altra parte chi troviamo? confindustria stati uniti d'america , marchionne . questo la dice lunga a chi può essere utile questo tipo riforma che di fatto porta indietro e svilisce la stessa costituzione.
p.s, se ci riesco posto qualche link.
ciao
p.s, se ci riesco posto qualche link.
ciao
Rossoverde- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.07.13
Re: Referendum Costituzionale
E' il solito gioco delle parti fatto perchè anche se Renzi non si dimetterà in caso di vittoria del no l'idea è comunque di usare il referendum come pretesto per far casino e cercare di minare la compattezza di governo e partito di riferimento, come da copione.
Cosa votare?
Un bel dilemma: questa riforma non mi piace per due aspetti molto importanti e quindi dal punto di vista puramente tecnico voterei senza dubbio no, ma rimane il non irrilevante fatto che Adolf Salvini e gli anti-Euro dalle 5 stelle nel culo sono per il no, il che è un fortissimo stimolo a votare sì o almeno astenersi.
Cosa votare?
Un bel dilemma: questa riforma non mi piace per due aspetti molto importanti e quindi dal punto di vista puramente tecnico voterei senza dubbio no, ma rimane il non irrilevante fatto che Adolf Salvini e gli anti-Euro dalle 5 stelle nel culo sono per il no, il che è un fortissimo stimolo a votare sì o almeno astenersi.
ART-- Messaggi : 547
Data d'iscrizione : 08.09.13
Re: Referendum Costituzionale
quindi saresti per il no, ma per via di salvini e 5 stelle, voteresti si o ti asterresti, vale a dire che in effetti della costituzione non te ne fotte niente.
Rossoverde- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.07.13
Re: Referendum Costituzionale
Amico mio, a me comincia a non fottere molto di tutto il mondo.
La riforma non "porta indietro e svilisce la stessa costituzione" ma cambia o introduce degli elementi (sbagliati o meno che si ritengano) che non ne modificano la struttura fondamentale, quindi è inutile agitarsi come se chissà quale catastrofe rischieremmo in caso di vittoria del sì. In ogni caso sarebbe comunque meglio che favorire la vittoria di neofascisti e psicopatici col chiodo fisso di distruggere l'Euro. I danni provocati da questa feccia se riuscisse ad arrivare al potere sarebbero ben superiori a una brutta riforma della costituzione.
La riforma non "porta indietro e svilisce la stessa costituzione" ma cambia o introduce degli elementi (sbagliati o meno che si ritengano) che non ne modificano la struttura fondamentale, quindi è inutile agitarsi come se chissà quale catastrofe rischieremmo in caso di vittoria del sì. In ogni caso sarebbe comunque meglio che favorire la vittoria di neofascisti e psicopatici col chiodo fisso di distruggere l'Euro. I danni provocati da questa feccia se riuscisse ad arrivare al potere sarebbero ben superiori a una brutta riforma della costituzione.
ART-- Messaggi : 547
Data d'iscrizione : 08.09.13
Re: Referendum Costituzionale
la costituzione è la carta fondamentale dei diritti dei cittadini, non è il menù di un ristorante, non la si può scambiare con l'antipatia di un partito o un movimento che non ti piacciono. La costituzione deve essere semplice e lineare, lo stesso napolitano, uno dei peggiori presidenti che l'italia abbia avuto, a mio modestissimo parere, tempo fa si lamentava per le leggi troppo complesse nelle loro estensioni, era una legge di bilancio, se vai a mettere a confronto le modifiche col vecchio testo , ti rendi conto delle difficoltà e possibilità d'interpretazioni che ci possano essere. del resto giuristi del calibro di Rodotà, Onida in lista per il Pd a Milano, e tanti altri che non ti sto a citare, asociazioni come Anpi e Cgil, sono per il no , indipendentemente che ci siano anche m5s e leghisti.
cmq. questo sotto è un articolo prima e dopo modifica, buon divertimento:
sotto il nuovo articolo 10 e relativo link che sostituisce il precedente art. 70 della Costituzione
http://stampaparlamentare.it/primo_piano/ecco-il-testo-della-nuova-costituzione-renzi-boschi-2016#n
Art. 10. (Procedimento legislativo) 1. L'articolo 70 della Costituzione è sostituito dal seguente: «Art. 70. -- La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere per le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali, e soltanto per le leggi di attuazione delle disposizioni costituzionali concernenti la tutela delle minoranze linguistiche, i referendum popolari, le altre forme di consultazione di cui all'articolo 71, per le leggi che determinano l'ordinamento, la legislazione elettorale, gli organi di governo, le funzioni fondamentali dei Comuni e delle Città metropolitane e le disposizioni di principio sulle forme associative dei Comuni, per la legge che stabilisce le norme generali, le forme e i termini della partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea, per quella che determina i casi di ineleggibilità e di incompatibilità con l'ufficio di senatore di cui all'articolo 65, primo comma, e per le leggi di cui agli articoli 57, sesto comma, 80, secondo periodo, 114, terzo comma, 116, terzo comma, 117, quinto e nono comma, 119, sesto comma, 120, secondo comma, 122, primo comma, e 132, secondo comma. Le stesse leggi, ciascuna con oggetto proprio, possono essere abrogate, modificate o derogate solo in forma espressa e da leggi approvate a norma del presente comma. Le altre leggi sono approvate dalla Camera dei deputati. Ogni disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati è immediatamente trasmesso al Senato della Repubblica che, entro dieci giorni, su richiesta di un terzo dei suoi componenti, può disporre di esaminarlo. Nei trenta giorni successivi il Senato della Repubblica può deliberare proposte di modificazione del testo, sulle quali la Camera dei deputati si pronuncia in via definitiva. Qualora il Senato della Repubblica non disponga di procedere all'esame o sia inutilmente decorso il termine per deliberare, ovvero quando la Camera dei deputati si sia pronunciata in via definitiva, la legge può essere promulgata. L'esame del Senato della Repubblica per le leggi che danno attuazione all'articolo 117, quarto comma, è disposto nel termine di dieci giorni dalla data di trasmissione. Per i medesimi disegni di legge, la Camera dei deputati può non conformarsi alle modificazioni proposte dal Senato della Repubblica a maggioranza assoluta dei suoi componenti, solo pronunciandosi nella votazione finale a maggioranza assoluta dei propri componenti. I disegni di legge di cui all'articolo 81, quarto comma, approvati dalla Camera dei deputati, sono esaminati dal Senato della Repubblica, che può deliberare proposte di modificazione entro quindici giorni dalla data della trasmissione. I Presidenti delle Camere decidono, d'intesa tra loro, le eventuali questioni di competenza, sollevate secondo le norme dei rispettivi regolamenti. Il Senato della Repubblica può, secondo quanto previsto dal proprio regolamento, svolgere attività conoscitive, nonché formulare osservazioni su atti o documenti all'esame della Camera dei deputati».
ex art 70 costituzione:
https://www.senato.it/1025?sezione=127&articolo_numero_articolo=70
Articolo 70
La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere.
come si vede l'art 70 era molto semplice e lineare , il nuovo articolo 10 della modifica renzi/boschi è molto piu complesso ed è adatto a mantenere discussioni e contenziosi a non finire , altro che i contenziosi che ci sono già adesso.
cmq. questo sotto è un articolo prima e dopo modifica, buon divertimento:
sotto il nuovo articolo 10 e relativo link che sostituisce il precedente art. 70 della Costituzione
http://stampaparlamentare.it/primo_piano/ecco-il-testo-della-nuova-costituzione-renzi-boschi-2016#n
Art. 10. (Procedimento legislativo) 1. L'articolo 70 della Costituzione è sostituito dal seguente: «Art. 70. -- La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere per le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali, e soltanto per le leggi di attuazione delle disposizioni costituzionali concernenti la tutela delle minoranze linguistiche, i referendum popolari, le altre forme di consultazione di cui all'articolo 71, per le leggi che determinano l'ordinamento, la legislazione elettorale, gli organi di governo, le funzioni fondamentali dei Comuni e delle Città metropolitane e le disposizioni di principio sulle forme associative dei Comuni, per la legge che stabilisce le norme generali, le forme e i termini della partecipazione dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche dell'Unione europea, per quella che determina i casi di ineleggibilità e di incompatibilità con l'ufficio di senatore di cui all'articolo 65, primo comma, e per le leggi di cui agli articoli 57, sesto comma, 80, secondo periodo, 114, terzo comma, 116, terzo comma, 117, quinto e nono comma, 119, sesto comma, 120, secondo comma, 122, primo comma, e 132, secondo comma. Le stesse leggi, ciascuna con oggetto proprio, possono essere abrogate, modificate o derogate solo in forma espressa e da leggi approvate a norma del presente comma. Le altre leggi sono approvate dalla Camera dei deputati. Ogni disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati è immediatamente trasmesso al Senato della Repubblica che, entro dieci giorni, su richiesta di un terzo dei suoi componenti, può disporre di esaminarlo. Nei trenta giorni successivi il Senato della Repubblica può deliberare proposte di modificazione del testo, sulle quali la Camera dei deputati si pronuncia in via definitiva. Qualora il Senato della Repubblica non disponga di procedere all'esame o sia inutilmente decorso il termine per deliberare, ovvero quando la Camera dei deputati si sia pronunciata in via definitiva, la legge può essere promulgata. L'esame del Senato della Repubblica per le leggi che danno attuazione all'articolo 117, quarto comma, è disposto nel termine di dieci giorni dalla data di trasmissione. Per i medesimi disegni di legge, la Camera dei deputati può non conformarsi alle modificazioni proposte dal Senato della Repubblica a maggioranza assoluta dei suoi componenti, solo pronunciandosi nella votazione finale a maggioranza assoluta dei propri componenti. I disegni di legge di cui all'articolo 81, quarto comma, approvati dalla Camera dei deputati, sono esaminati dal Senato della Repubblica, che può deliberare proposte di modificazione entro quindici giorni dalla data della trasmissione. I Presidenti delle Camere decidono, d'intesa tra loro, le eventuali questioni di competenza, sollevate secondo le norme dei rispettivi regolamenti. Il Senato della Repubblica può, secondo quanto previsto dal proprio regolamento, svolgere attività conoscitive, nonché formulare osservazioni su atti o documenti all'esame della Camera dei deputati».
ex art 70 costituzione:
https://www.senato.it/1025?sezione=127&articolo_numero_articolo=70
Articolo 70
La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere.
come si vede l'art 70 era molto semplice e lineare , il nuovo articolo 10 della modifica renzi/boschi è molto piu complesso ed è adatto a mantenere discussioni e contenziosi a non finire , altro che i contenziosi che ci sono già adesso.
Rossoverde- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.07.13
Re: Referendum Costituzionale
poi io il senato lo avrei tenuto elettivo, come è adesso, avrei ridotto il numero di senatori e deputati e ridotti i relativi stipendi.
Rossoverde- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.07.13
Re: Referendum Costituzionale
Rossoverde ha scritto:la costituzione è la carta fondamentale dei diritti dei cittadini, non è il menù di un ristorante, non la si può scambiare con l'antipatia di un partito o un movimento che non ti piacciono.
Come ho già detto non la si "scambia" con niente visto che la riforma riguarda aspetti secondari, mentre la costituzione rimane la stessa nei principi fondamentali. Pur non piacendomi so benissimo qual è il vero scopo dell'opposizione alla riforma e non ho neanche voglia di rischiare grosso stando al gioco di chi della costituzione farebbe direttamente carta igienica, se avesse in mano il potere, come Salvini.
Comunque... fate un po' quel cazzo che volete; alla fine con questa riforma e 'sti giochetti politici parliamo solo di palliativi che non cambieranno la situazione complessiva. Divertitevi pure.
ART-- Messaggi : 547
Data d'iscrizione : 08.09.13
Re: Referendum Costituzionale
sotto il link della modifica costituzionale ove sono riportati gli articoli e relativo testo modificato per una pacata disamina senza nessuna animosità dovuta a partigianeria.
http://media.wix.com/ugd/14a30c_9dd527489fa24d648ca3b33c6913e1db.pdf
il primo è l'art 48 , si potrebbe iniziare di lì oppure a proprio piacimento.
http://media.wix.com/ugd/14a30c_9dd527489fa24d648ca3b33c6913e1db.pdf
il primo è l'art 48 , si potrebbe iniziare di lì oppure a proprio piacimento.
Rossoverde- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.07.13
Re: Referendum Costituzionale
A me la riforma preoccupa poco. Preoccupa un po' di più che salga inesorabilmente il debito pubblico.
Re: Referendum Costituzionale
E tutta questa escalation del debito ha avuto inizio da quando i mondialisti Napolitano e Monti hanno deciso (2 in nome di 60 milioni di italiani) di correre in soccorso alle banche tedesche e francesi.Verci ha scritto:A me la riforma preoccupa poco. Preoccupa un po' di più che salga inesorabilmente il debito pubblico.
Napolitano e Monti, binomio di ignoranza istituzionale che si permettono anche di dire che il popolo deve essere tenuto in disparte dal decidere del proprio futuro!
La possibilità di sottoporre a giudizio referendario decisioni delicatissime riguardanti il futuro del popolo italiano, è stata inserita nella nuova riforma della Costituzione? NO
Il Fiscal Compact è stato eliminato dalla nuova riforma della Costituzione? NO
La tenuta della democrazia è stata considerata nella nuova riforma della Costituzione? NO
Il mio voto al referendum sulla riforma della Costituzione è palesemente espresso nelle risposte alle domande di cui sopra.
OT
A proposito, dimenticavo una questione molto importante. Per caso, qualcuno che mi legge, nei giorni scorsi, ha sentito parlare di politica unitaria europea su fisco e finanza?
Condor- Messaggi : 377
Data d'iscrizione : 27.09.13
Re: Referendum Costituzionale
Oggi al tg2 delle 13,00 della rai, si sono sentite solo le ragioni del si , con tanti bei cartelli per far vedere tutti i benefici del si, il no e le sue ragioni non sono state neppure lontanamente menzionate , manco non esistessero.
siamo gia in piena campagna referendaria e Rai 2 si è già schierata e scesa in campo in favore del si , a quanto pare.
siamo gia in piena campagna referendaria e Rai 2 si è già schierata e scesa in campo in favore del si , a quanto pare.
Rossoverde- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.07.13
Re: Referendum Costituzionale
sere fa c'è stato un dibattito interessante su la 7 , diretto da mentana. Ne ho visto un po' perchè mi sono addormentato e per quel che ho visto sono rimasto molto deluso e per la conduzione e per come si è svolto, un pdc che faceva finta di non capire quello che sosteneva il rappresentante del no , fino a stravolgerne il significato nelle risposte, più che dibattito sul si o no , sembrava uno sketch da avnspettacolo....che delusione, da renzi questo ce lo si può aspettare , ma che mentana lo permettesse in maniera così spudorata no.
Rossoverde- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.07.13
Re: Referendum Costituzionale
Purtroppo abbiamo anche visto uno Zagrebelsky inconsistente e monocorde, trattato con sufficienza da Renzi e incapace di replicare concretamente a un premier pimpante e che s'era imparato anche bene a memoria date ed eventi. Non c'è che dire, sul piano del raccontarle bene, Renzi è insuperabile.Rossoverde ha scritto:sere fa c'è stato un dibattito interessante su la 7 , diretto da mentana. Ne ho visto un po' perchè mi sono addormentato e per quel che ho visto sono rimasto molto deluso e per la conduzione e per come si è svolto, un pdc che faceva finta di non capire quello che sosteneva il rappresentante del no , fino a stravolgerne il significato nelle risposte, più che dibattito sul si o no , sembrava uno sketch da avnspettacolo....che delusione, da renzi questo ce lo si può aspettare , ma che mentana lo permettesse in maniera così spudorata no.
Re: Referendum Costituzionale
Zagrebelsky non era affatto inconsistente, al più non era vivace e pronto come Renzi, Renzi stravolgeva quel che diceva Zagrebelsky il più delle volte e poi cercava di buttarla in caciara anzichè entrare nel merito di ciò che sosteneva Zagrebelsky , almeno questa è l'impressione che ne ho ricevuto io, poi del resto Renzi su questo referendum e legge elettorale ne ha dette e ridette a non finire c'è poco da essere insuperabile e molto da vergognarsi, a meno che non si abbia una faccia di bronzo a prova di bomba , per non dire altro.
Rossoverde- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.07.13
Re: Referendum Costituzionale
Mah, io trovo tutto sommato abbastanza equilibrato l'articolo che posto:
Chapeau! C’è da togliersi il cappello davanti allo spettacolo televisivo dato da Enrico Mentana, su La 7, col confronto fra il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il presidente emerito della Corte Costituzionale Gustavo Zagrebelsky sulla riforma di una quarantina d’articoli della vecchia Costituzione in vigore da 68 anni. Quando ne mancavano ancora 27 alla nascita di Renzi, Zagrebelsky ne aveva solo cinque e i suoi genitori mai avrebbero potuto immaginare che quel bambino sarebbe diventato il giurista, il professore e il magistrato costituzionale così famoso e autorevole da guadagnarsi anche i gradi di capo della campagna referendaria ora in corso contro la riforma costituzionale, e quindi in difesa della Costituzione vigente.
La qualifica di “capo”, in verità, a Gustavo Zagrebelsky non piace per ragioni non foss’altro culturali, come ha spiegato nel dibattito col presidente del Consiglio criticando il ricorso che se ne fa nella nuova legge elettorale della Camera, chiamata Italicum e diventata, a suo modo di vedere, un moltiplicatore dei difetti e dei pericoli della riforma costituzionale. Che, se approvata, con quel premio di maggioranza, che lui preferisce chiamare “di minoranza”, perché assegnato appunto dall’Italicum nel ballottaggio ad una delle due minoranze più forti uscite dal primo turno elettorale, snaturerebbe la democrazia. E la farebbe diventare “oligarchia” per i capilista eletti d’ufficio, inoltre autorizzati a presentarsi in più collegi, per cui nel momento in cui scelgono quello di elezione scelgono anche i loro subentranti. Una cosa, questa, che Renzi nel confronto televisivo ha riconosciuto che andrebbe cambiata, non solo confermando la sua disponibilità a mettervi mano ma anche annunciando “una iniziativa” del suo partito per modificare l’Italicum, per quanto approvato l’anno scorso –va ricordato- con tanto di voto parlamentare di fiducia, che è il massimo della disciplina imposta ai gruppi della maggioranza.
Già questo annuncio potrebbe bastare a Zagrebelsky e ai suoi tifosi per cantare vittoria. Ma temo che non sia bastato né basterà perché costoro sono come San Tommaso, che per credere alla resurrezione di Gesù ne volle toccare le ferite procurategli dalla crocefissione. E sarà ben difficile, diciamo pure impossibile, che prima del 4 dicembre, quando si voterà per il referendum costituzionale, le Camere potranno avere già approvata, con la confusione che c’è fra e nei partiti su questa materia, una ulteriore riforma della riforma elettorale.
++++
Oltre alla qualifica e figura di “capo”, non piace a Zagrebelsky il verbo “vincere”, usato invece di continuo da Renzi e dai suoi amici per esprimere la necessità che una legge elettorale produca appunto un vincitore, destinato a governare stabilmente per la durata della legislatura, relegando l’opposizione – dice Zagrebelsky – in una specie di gabbia alla quale non potrebbe sottrarsi neppure con lo “Statuto dell’opposizione”, appunto, che la riforma costituzionale ha introdotto. Ma che sarà redatto e approvato – ha ricordato Zagrebelsky – dalla maggioranza della Camera prodotta col già da lui ricordato e deprecato “premio di minoranza”.
A queste pur argute osservazioni, fatte – debbo dire – col tono pacato e un po’ anche beffardo del professore convinto del fatto suo, Renzi ha reagito senza il complesso d’inferiorità dello studente laureatosi in giurisprudenza – ha confessato lui stesso – sui testi di diritto costituzionale del suo interlocutore e sfidante. Il presidente del Consiglio si è difeso con argomenti politici e di buon senso sicuramente più comprensibili di quelli quasi filosofici usati da Zagrebelsky per sostenere una certa incompatibilità, o quasi, fra i concetti della democrazia e della vittoria.
Un elettore – diciamo la verità – quando va a votare lo fa nella speranza di far vincere la propria parte e di far perdere l’altra. Anche se poi nell’esercizio del governo il vincitore non può sottrarsi all’obbligo di rispettare le regole, che precedono le elezioni e tutelano anche chi ha perso. Regole che si trovano, oltre che nei regolamenti di competenza parlamentare, nella stessa Costituzione, al di là quindi dello “Statuto dell’opposizione” enfaticamente introdotto nella riforma costituzionale ma cui dovrà provvedere – come ha beffardamente osservato Zagrebelsky – la maggioranza.
Sarebbe stato forse meglio che già nella riforma costituzionale si fosse stabilita una maggioranza molto qualificata della Camera per l’approvazione di quello Statuto. Ma – ripeto – garanzie per la o le opposizioni esistono già nella Costituzione, a prescindere dallo Statuto di cui si è vantato e si vanta Renzi.
++++
Zagrebesky ha toppato di brutto quando, dismettendo i panni del professore e del giurista, ha ceduto alla tentazione dell’attore politico, con tutte le esasperazioni della polemica appunto politica, per sminuire curiosamente il valore di tutte le migliori Costituzioni di questo mondo dicendo che possono essere applicate male, con lo stile e i metodi – ha ricordato – di quell’orribile dittatore africano Bokassa, accusato di divorare nel vero senso della parola i suoi oppositori.
A questo assai infelice affondo del presidente, a questo punto, poco emerito della Corte Costituzionale Renzi ha saputo reagire con tale vigore che il professore ha dovuto non dico scusarsi, ma precisare ch’egli alludeva ai rischi non del presidente del Consiglio in carica ma di chi potrebbe un giorno succedergli. Cosa che di per sé smonta tutto l’antirenzismo personale di cui è infarcita grandissima parte della campagna referendaria del no, in cui lo stesso Zagrebelsky si ritrova in compagnia di oppositori inaciditi come Beppe Grillo, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi.
Un Berlusconi al cui solo nome il professore ha opposto nel confronto televisivo smorfie di tipo ben poco accademico. Circostanza, questa della compagnia con Berlusconi, che Renzi ha efficacemente contestato a Zagrebelsky, uscito un po’ male anche dalle incoerenze dimostrategli dal presidente del Consiglio fra i vari manifesti del no da lui firmati, ma soprattutto ricordando una sua intervista di tre anni fa a Repubblica a favore di quel premio di maggioranza, o di minoranza, che oggi contesta così severamente. “Lei deve fare pace con se stesso”, gli ha detto Renzi.
Maluccio è uscito Zagrebelsky anche dallo scontro sulla differenza fra i tre quinti della maggioranza dei membri delle Camere o dei presenti alla votazione per l’elezione del presidente della Repubblica, entrambe previste dalla riforma costituzionale: differenza che per la sua tecnicalità era di difficile comprensione per il pubblico che ascoltava.
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Al di là tuttavia del contenuto del confronto, e delle pietre che Zagrebelsky ha potuto togliersi dalle scarpe rimproverando a Renzi e amici le qualifiche di “parruccone e gufo” in cui il professore non a torto – debbo dire – si è riconosciuto nelle polemiche dei mesi scorsi, e di cui lo stesso Renzi ha poco efficacemente cercato di tirarsi fuori, credo che si debba onestamente riconoscere al presidente del Consiglio il coraggio di avere accettato il confronto con un rivale che aveva tutti i motivi di temere. E contro il quale avrebbe avuto la possibilità di farsi rappresentare da una personalità, del proprio schieramento, di pari grado o competenza.
Ripeto la parola d’inizio: chapeau. Giù il cappello.
LINK
Chapeau! C’è da togliersi il cappello davanti allo spettacolo televisivo dato da Enrico Mentana, su La 7, col confronto fra il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il presidente emerito della Corte Costituzionale Gustavo Zagrebelsky sulla riforma di una quarantina d’articoli della vecchia Costituzione in vigore da 68 anni. Quando ne mancavano ancora 27 alla nascita di Renzi, Zagrebelsky ne aveva solo cinque e i suoi genitori mai avrebbero potuto immaginare che quel bambino sarebbe diventato il giurista, il professore e il magistrato costituzionale così famoso e autorevole da guadagnarsi anche i gradi di capo della campagna referendaria ora in corso contro la riforma costituzionale, e quindi in difesa della Costituzione vigente.
La qualifica di “capo”, in verità, a Gustavo Zagrebelsky non piace per ragioni non foss’altro culturali, come ha spiegato nel dibattito col presidente del Consiglio criticando il ricorso che se ne fa nella nuova legge elettorale della Camera, chiamata Italicum e diventata, a suo modo di vedere, un moltiplicatore dei difetti e dei pericoli della riforma costituzionale. Che, se approvata, con quel premio di maggioranza, che lui preferisce chiamare “di minoranza”, perché assegnato appunto dall’Italicum nel ballottaggio ad una delle due minoranze più forti uscite dal primo turno elettorale, snaturerebbe la democrazia. E la farebbe diventare “oligarchia” per i capilista eletti d’ufficio, inoltre autorizzati a presentarsi in più collegi, per cui nel momento in cui scelgono quello di elezione scelgono anche i loro subentranti. Una cosa, questa, che Renzi nel confronto televisivo ha riconosciuto che andrebbe cambiata, non solo confermando la sua disponibilità a mettervi mano ma anche annunciando “una iniziativa” del suo partito per modificare l’Italicum, per quanto approvato l’anno scorso –va ricordato- con tanto di voto parlamentare di fiducia, che è il massimo della disciplina imposta ai gruppi della maggioranza.
Già questo annuncio potrebbe bastare a Zagrebelsky e ai suoi tifosi per cantare vittoria. Ma temo che non sia bastato né basterà perché costoro sono come San Tommaso, che per credere alla resurrezione di Gesù ne volle toccare le ferite procurategli dalla crocefissione. E sarà ben difficile, diciamo pure impossibile, che prima del 4 dicembre, quando si voterà per il referendum costituzionale, le Camere potranno avere già approvata, con la confusione che c’è fra e nei partiti su questa materia, una ulteriore riforma della riforma elettorale.
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Oltre alla qualifica e figura di “capo”, non piace a Zagrebelsky il verbo “vincere”, usato invece di continuo da Renzi e dai suoi amici per esprimere la necessità che una legge elettorale produca appunto un vincitore, destinato a governare stabilmente per la durata della legislatura, relegando l’opposizione – dice Zagrebelsky – in una specie di gabbia alla quale non potrebbe sottrarsi neppure con lo “Statuto dell’opposizione”, appunto, che la riforma costituzionale ha introdotto. Ma che sarà redatto e approvato – ha ricordato Zagrebelsky – dalla maggioranza della Camera prodotta col già da lui ricordato e deprecato “premio di minoranza”.
A queste pur argute osservazioni, fatte – debbo dire – col tono pacato e un po’ anche beffardo del professore convinto del fatto suo, Renzi ha reagito senza il complesso d’inferiorità dello studente laureatosi in giurisprudenza – ha confessato lui stesso – sui testi di diritto costituzionale del suo interlocutore e sfidante. Il presidente del Consiglio si è difeso con argomenti politici e di buon senso sicuramente più comprensibili di quelli quasi filosofici usati da Zagrebelsky per sostenere una certa incompatibilità, o quasi, fra i concetti della democrazia e della vittoria.
Un elettore – diciamo la verità – quando va a votare lo fa nella speranza di far vincere la propria parte e di far perdere l’altra. Anche se poi nell’esercizio del governo il vincitore non può sottrarsi all’obbligo di rispettare le regole, che precedono le elezioni e tutelano anche chi ha perso. Regole che si trovano, oltre che nei regolamenti di competenza parlamentare, nella stessa Costituzione, al di là quindi dello “Statuto dell’opposizione” enfaticamente introdotto nella riforma costituzionale ma cui dovrà provvedere – come ha beffardamente osservato Zagrebelsky – la maggioranza.
Sarebbe stato forse meglio che già nella riforma costituzionale si fosse stabilita una maggioranza molto qualificata della Camera per l’approvazione di quello Statuto. Ma – ripeto – garanzie per la o le opposizioni esistono già nella Costituzione, a prescindere dallo Statuto di cui si è vantato e si vanta Renzi.
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Zagrebesky ha toppato di brutto quando, dismettendo i panni del professore e del giurista, ha ceduto alla tentazione dell’attore politico, con tutte le esasperazioni della polemica appunto politica, per sminuire curiosamente il valore di tutte le migliori Costituzioni di questo mondo dicendo che possono essere applicate male, con lo stile e i metodi – ha ricordato – di quell’orribile dittatore africano Bokassa, accusato di divorare nel vero senso della parola i suoi oppositori.
A questo assai infelice affondo del presidente, a questo punto, poco emerito della Corte Costituzionale Renzi ha saputo reagire con tale vigore che il professore ha dovuto non dico scusarsi, ma precisare ch’egli alludeva ai rischi non del presidente del Consiglio in carica ma di chi potrebbe un giorno succedergli. Cosa che di per sé smonta tutto l’antirenzismo personale di cui è infarcita grandissima parte della campagna referendaria del no, in cui lo stesso Zagrebelsky si ritrova in compagnia di oppositori inaciditi come Beppe Grillo, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi.
Un Berlusconi al cui solo nome il professore ha opposto nel confronto televisivo smorfie di tipo ben poco accademico. Circostanza, questa della compagnia con Berlusconi, che Renzi ha efficacemente contestato a Zagrebelsky, uscito un po’ male anche dalle incoerenze dimostrategli dal presidente del Consiglio fra i vari manifesti del no da lui firmati, ma soprattutto ricordando una sua intervista di tre anni fa a Repubblica a favore di quel premio di maggioranza, o di minoranza, che oggi contesta così severamente. “Lei deve fare pace con se stesso”, gli ha detto Renzi.
Maluccio è uscito Zagrebelsky anche dallo scontro sulla differenza fra i tre quinti della maggioranza dei membri delle Camere o dei presenti alla votazione per l’elezione del presidente della Repubblica, entrambe previste dalla riforma costituzionale: differenza che per la sua tecnicalità era di difficile comprensione per il pubblico che ascoltava.
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Al di là tuttavia del contenuto del confronto, e delle pietre che Zagrebelsky ha potuto togliersi dalle scarpe rimproverando a Renzi e amici le qualifiche di “parruccone e gufo” in cui il professore non a torto – debbo dire – si è riconosciuto nelle polemiche dei mesi scorsi, e di cui lo stesso Renzi ha poco efficacemente cercato di tirarsi fuori, credo che si debba onestamente riconoscere al presidente del Consiglio il coraggio di avere accettato il confronto con un rivale che aveva tutti i motivi di temere. E contro il quale avrebbe avuto la possibilità di farsi rappresentare da una personalità, del proprio schieramento, di pari grado o competenza.
Ripeto la parola d’inizio: chapeau. Giù il cappello.
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Re: Referendum Costituzionale
Rossoverde ha scritto:Zagrebelsky non era affatto inconsistente, al più non era vivace e pronto come Renzi, Renzi stravolgeva quel che diceva Zagrebelsky il più delle volte e poi cercava di buttarla in caciara anzichè entrare nel merito di ciò che sosteneva Zagrebelsky , almeno questa è l'impressione che ne ho ricevuto io, poi del resto Renzi su questo referendum e legge elettorale ne ha dette e ridette a non finire c'è poco da essere insuperabile e molto da vergognarsi, a meno che non si abbia una faccia di bronzo a prova di bomba , per non dire altro.
Secondo me invece, come ha detto Verci, Zagrebelsky non ha considerato adeguatamente tutti gli aspetti che poteva avere un confronto "all'americana" come questo. A cominciare da come ha cminciato il dibattito. Sbalgiato, partire in attacco come a fatto e poi continuare in continua difesa.
Ne è uscito purtroppo schiacciato.
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Re: Referendum Costituzionale
Una cosa, questa, che Renzi nel confronto televisivo ha riconosciuto che andrebbe cambiata, non solo confermando la sua disponibilità a mettervi mano ma anche annunciando “una iniziativa” del suo partito per modificare l’Italicum, per quanto approvato l’anno scorso –va ricordato- con tanto di voto parlamentare di fiducia, che è il massimo della disciplina imposta ai gruppi della maggioranza.
e già oggi il nostro pdc ,ha detto che il pd non farà nessuna proposta.
Poi chi vuol bere, beva pure, d'acqua ce ne è per tutti, e quello che tu hai postato ne è la prova lampante.
e già oggi il nostro pdc ,ha detto che il pd non farà nessuna proposta.
Poi chi vuol bere, beva pure, d'acqua ce ne è per tutti, e quello che tu hai postato ne è la prova lampante.
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Re: Referendum Costituzionale
Ne è uscito purtroppo schiacciato.
...speriamo che non ne esca schiacciata la costituzione e gli italiani.
...speriamo che non ne esca schiacciata la costituzione e gli italiani.
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Re: Referendum Costituzionale
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/10/03/referendum-renzi-vs-zagrebelsky-due-mondi-paralleli-che-non-si-incontrano-mai/3070365/
interessante punto di vista.
interessante punto di vista.
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Re: Referendum Costituzionale
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/10/03/referendum-renzi-capovenditore-del-si-insulta-stato-e-cittadini/3072034/
interessante lo spot per il si , menzogne nella sostanza.
interessante lo spot per il si , menzogne nella sostanza.
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