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Martedì 6 gennaio alle 23:10 su RAI 3: "L'Europa prima dell'Europa" (Spinelli a Ventotene)

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Messaggio Da Erasmus Lun Gen 05, 2015 3:30 am

Un documentario storico su Altiero Spinelli e la piccolissima cerchia, tra i tanti compagni di confino, di "federalisti"  coinvolti nel progetto di "un'Europa libera e unita" doveva andare in onda giorni fa (non ricordo più su quale canale), prima della fine del 2014, ma poi, improvvisamente, è stato rinviato sine die.

Adesso, dai programmi RAI si viene sapere che sarà trasmesso Martedì 6 gennaio 2015 (festa dell'Epifania) alle ore 23:10 su RAI TRE

Trascrivo fedelmente l' e.mail che mi ha segnalato questo aggiornamento:
–-––––––––––––––––

Da: [...]
Oggetto: Il Manifesto di Ventotene su Rai Tre, martedì 6/1 ore 23.10
Data: 04 gennaio 2015 11:34:41 CET
A: ,

Martedì 6 gennaio, ore 23.10, Rai Tre: il programma "Correva l'anno" è dedicato a 

L'Europa prima dell'Europa: Il Manifesto di Ventotene

http://www.correvalanno.rai.it/dl/portali/site/puntata/ContentItem-38e85407-78ae-4599-8bae-f58034222e32.html

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Trascrivo dalla pagina alla quale si accede cliccando sul link qui sopra:
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RAI TRE
L'EUROPA PRIMA DELL'EUROPA
IL MANIFESTO DI VENTOTENE
IN ONDA MARTEDI' 6 GENNAIO 2015 ALLE 23:10

Martedì 6 gennaio alle 23:10 su RAI 3: "L'Europa prima dell'Europa" (Spinelli a Ventotene) 1420207649278ventotene2

Mentre infuria la Seconda Guerra Mondiale, in una piccola isola del Tirreno, Ventotene, Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni pensano ad un futuro diverso, di pace e collaborazione fra i popoli. 
Nasce così il Manifesto di Ventotene: il progetto per un’Europa  libera e unita. 
Con loro c’è anche una donna, Ursula Hirschmann, la moglie di Colorni, che nasconde il manoscritto nella fodera di un soprabito per farlo arrivare a Roma, dove sarebbe stato stampato. Nel ’70 Spinelli viene eletto Commissario Europeo per le Politiche Industriali e nel ’76 è eletto deputato nel Parlamento italiano come indipendente nelle liste del PCI  e, pochi mesi dopo, entra nel Parlamento Europeo.
In questo periodo si approfondisce la conoscenza di Spinelli con Giorgio Napolitano, che ha accettato di ricordare per noi quei momenti, le grandi  speranze che li univano, i tanti successi e le amare delusioni. Perché, come avrebbe detto lo stesso Spinelli, il progetto di un’Europa politicamente, e non solo economicamente, unita, sarebbe finito come il pesce del romanzo “Il  vecchio  e  il  mare”  di Ernest Hemingway, spolpato dagli squali prima ancora di arrivare in porto.
 Nella trasmissione gli interventi di Paolo Mieli. 
–––––––––

P.S.
 Mi permetto due "note" a commento di quanto sopra.
1. E' vero che fu Ursula Hirschmann  – allora moglie di Colorni; moglie di Spinelli dopo la morte di Colorni ucciso dai fascisti a Roma  poco prima dell'arrivo degli alleati – a trafugare il manoscritto del "Manifesto per un'Europa libera e unita" da Ventotene alla terra ferma (perché pervenisse clandestinamente alla "resistenza" partigiana).
Ma non fu nascosto "nella fodera di un soprabito", (e nemmeno in un pollo spennato secondo altra fonte fantasiosa), bensì in un prosciutto (prodotto localmente dai contadini di Ventotene).
2. In questo ricordo di Spinelli parlamentare europeo ... manca l'essenziale: la precisazione esplicita di Spinelli che gli squali  erano i "governi nazionali".
Per capire ... occorre ricordare un po' di cronaca dello storico 14 febbraio 1984.
In quel giorno, il primo Parlamento Europeo eletto a suffragio popolare diretto (giugno 1979), riunito in sessione plenaria a Strasburgo, approvò a grandissima maggioranza un progetto di "Unione Europea" (comprendente radicali riforme istituzionali di tipo federale, benché in settori limitati) elaborato sostanzialmente da un gruppo di euro-parlamentari  coordinati da Spinelli. Questi deputati provenivano da svariati gruppi politici e costituivano quindi un inter-gruppo informale che si autonominava "Club du Crocodille" dal nome del ristorante "Le Crocodille" di Strasburgo presso il quale essi tenevano i loro incontri.
Immediatamente dopo la votazione, Spinelli prese la parola ricordando appunto (come apologo) il romanzo "Il vecchio e il mare" di Hremigway e come dell'enorme pesce catturato da "il vecchio" non arrivasse in porto che lo scheletro perché gli squali se l'erano divorato. Spinelli aggiunse espressamente l'invito ai parlamentari europei di non farsi divorare dai pescicani il grosso pesce che era quel "trattato di Unione Europea", precisando che i pescicani sarebbero stati i governi nazionali. Ma purtroppo successe proprio così: il progetto di unione federale fu "spolpato" dai governi nazionali degli stati-membri  della CEE.
Il progetto "Unione Europea" approvato dal PE ebbe come conseguenza una "Conferenza intergovernativa" che si concluse col Trattato "AUE" (Atto Unico Europeo) – pattuito nel "Vertice di Lussemburgo" nel dicembre 1985 e ratificato dai parlamenti degli stati-membri della CEE entro il 1986 – nel quale non c'è  NULLA di federale, non c'è  alcuna riforma istituzionale se non la formalizzazione del "Vertice europeo" (dei Capi di Stato e di Governo) in "Consiglio Europeo". Il succo dell'AUE sta solo nel riunire in un unico corpo giuridico i precedenti trattati (senza alcuna variazione del loro contenuto) e nella promessa di realizzare entro 8 anni (ossia entro il 1993) un mercato europeo effettivamente "unico" con la garanzia di quattro libertà di movimento:  delle persone, delle cose, dei capitali e dei servizi.
Spinelli, rieletto eurodeputato nell'1984, commentò la delusione dell'AUE paragonandolo al "topolino partorito dalla montagna" (montagna di lavoro e di preparativi in un anno e mezzo abbondante di conferenza intergovernativa). Ai colleghi parlamentari ricordò ancora l'apologo del grosso pesce divorato dagli squali-governi nazionali esortandoli a non demordere, ad uscire un'altra volta in alto mare e catturare un pesce ancora più grosso facendo molto maggiore attenzione che gli squali-governi nazionali non se lo mangino un'altra volta. In un articolo su stampa italiana scrisse: "Ai federalisti non restava che l'amara soddisfazione di aver fatto il loro dovere".
Stava progettando una campagna di iniziativa popolare che denunciasse l'ipocrisia dei governi nazionali e rivendicasse poteri legislativi per il PE eletto democraticamente dal popolo europeo quando i medici gli diagnosticarono (febbraio 1986) un cancro incurabile e soltanto qualche mese ancora di vita. Ma della sua malattia non disse nulla a nessuno.
Poco dopo Spinelli pronunciò il suo ultimo discorso in PE facendo sue le parole di San Paolo (recitate a memoria e nell'originale greco antico): «τὸν καλὸν ἀγῶνα ἠγώνισμαι, τὸν δρόμον τετέλεκα, τὴν πίστιν τετήρηκα»  (Pronuncia: "Ton kalòn agòna egònismai, ton dromon tetèleka, ten pistin tetèreka"; traduzione:  "ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho mantenuto la fede").


Spinelli è morto a Roma il 23 maggio 1986 (all'età di 79 anni).
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Martedì 6 gennaio alle 23:10 su RAI 3: "L'Europa prima dell'Europa" (Spinelli a Ventotene) 3972599242

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