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La laurea dopo 150 anni. Che bella vittoria per le sette scienziate di Edimburgo.

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La laurea dopo 150 anni. Che bella vittoria per le sette scienziate di Edimburgo. Empty La laurea dopo 150 anni. Che bella vittoria per le sette scienziate di Edimburgo.

Messaggio Da Verci Lun Set 30, 2019 6:50 am

Si iscrissero alla facoltà di Medicina ma furono avversate dalla società maschilista. Pochi mesi fa il riconoscimento nel Regno Unito.

SONO sette donne, sette scienziate del Regno Unito. Sophia Jex-Blake,Matilda ChaplinIsabel Thorne, Emily BovellEdith PecheyHelen EvansMary Anderson Marshall. La loro storia non ci è molto familiare, come spesso accade per questi racconti di discriminati della scienza che vengono da molto lontano. Ma in questa vicenda c’è un epilogo interessante, è così bello che vale la pena partire dalla fine. Il post scriptum è stato scritto nei giorni nostri. Questa estate il Regno Unito ha attribuito sette lauree postume alle sette donne, che avevano avuto la loro immatricolazione all’università 150 anni fa, ma che la società maschilista aveva combattuto. Le prime sette donne che hanno frequentato la facoltà di medicina nella regione, ora hanno il loro certificato di laurea, grazie alla richiesta che hanno fatto alcuni studenti.

La passione di Sophia

Sophia Jex-Blake era inglese, dell’East Sussex, data di nascita 1840. Aveva la passione per la scienza, le piaceva la medicina, decise di raggiungere gli Stati Uniti. Fece domanda di assunzione ad Harvard nel 1867, al New England Hospital, ma fu respinta. La presenza di donne non è consentita qui da noi, le dissero. Rientrò in Inghilterra, ma a fatica le aprirono le porte, anche solo per fare dei colloqui. Nessuna scuola medica inglese era pronta ad accettare studentesse di sesso femminile. Jex-Blake si ostinò, non si arrese, fino a che la Edinburgh University si convinse ad ammetterla. Ma aver convinto la segreteria o i dirigenti a prendere la sua iscrizione non era abbastanza, il tribunale dell’ateneo le si scagliò contro. Le regole non possono essere certo cambiate per l’interesse di una sola ragazza, le dissero. Il quotidiano The Scotsman fece un passo in direzione opposta, e varò una campagna a suo favore. Giorno dopo giorno pubblicarono articoli che esaltavano la necessità di un cambiamento, e che spinsero altre ragazze a tentare i test di ammissione.

Sei donna? Paghi di più

Nel novembre del 1869 ci riuscirono in sei. Sophia, Matilda, Isabel, Emily, Edith, Helen e Mary non ebbero però vita facile all’interno dell’università: dovettero pagare una retta più alta rispetto agli studenti maschi, e avevano restrizioni e divieti. Il personale universitario presente nella scuola aveva un ordine ben preciso: nessuna autorizzazione poteva permettere ai professori di insegnare alle donne. E così le sette donne si trovarono a fare i conti con le piccole vendette private da parte dei professori intransigenti, che fiorivano in ogni corridoio.

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Le sette ragazze trovarono una scappatoia: si procurarono i testi e si prepararono a turno sugli argomenti di esame, autoimpartendosi lezioni, e valutandosi a vicenda. I risultati non tardarono ad arrivare. La loro preparazione era uguale, se non addirittura superiore, a quella dei colleghi maschi, lo dimostrarono i test e gli esami scritti che avevano potuto sostenere. Ma l’invidia, la rabbia, l’ostilità dei maschi divenne sempre più forte. In strada venivano insultate, prese in giro nei corridoi, derise, fino ad arrivare a delle vere e proprie aggressioni, non solo verbali.

Il fango nell'aula del chirurgo

Nel 1870 si verificò l’episodio più grave: una folla si riunì nei pressi dell’aula dove le donne dovevano entrare per una lezione con un chirurgo, e tirò loro addosso spazzatura e fango. Nel 1873 venne presa la decisione che mise fine a questa storia: la suprema corte civile di Scozia stabilì che l’Università di Edimburgo aveva il diritto di non consegnare la laurea alle sette ragazze. L’incubo si era avverato. Ma nel frattempo i giornali parlavano di nuove aperture per le donne, altre capitali mostravano sensibilità e cura per il percorso femminile nella scienza. In tutto, cinque delle sette donne ottennero la laurea in paesi diversi, chi a Berna, chi a Parigi, e tutte esercitarono la professione, in parallelo divennero strenue sostenitrici dei movimenti per la libertà delle donne.


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Messaggio Da tessa Lun Set 30, 2019 1:13 pm

Per fortuna, non in tutto il mondo andò così. Ricordo solo che il chimico-medico-musicista Borodin si battè per aprire a S.Pietroburgo la scuola di medicina per donne, era la prima parte dell'800.
Si disse di Borodin che se non fosse stato anche musicista sarebbe stato il più grande medico del mondo, e che se non fosse stato anche medico sarebbe stato il più grande musicista del mondo.
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