Scrivi la tua opinione nel rispetto del tuo interlocutore
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

La Commissione Europea boccia la "manovra" economica del governo Conte

Andare in basso

La Commissione Europea boccia la "manovra" economica del governo Conte Empty La Commissione Europea boccia la "manovra" economica del governo Conte

Messaggio Da Erasmus Lun Ott 29, 2018 6:39 am

Mi rendo conto che c'è già un thread aperto da Epoch col titolo quasi uguale al titolo di questo!
Ma là vedo che non si spiegano affatto le ragioni per le quali la Commissione Europea ha bocciato la manovra (ufficialmente di Giovanni Tria, ma sostanzialmente del duo nefando Salvini-Di Maio, con l'assenso del premier-fantoccio Conte).
Né mi va di infilarmi in un thread in cui le parolacce volgari si sprecano!
Datemi pure del "vecchio puritano" d'altri tempi: ma continuo a pensare che il turpiloquio è per lo meno inutile, specie quando si debbono affrontare discorsi seri.

Trascrivo qui fedelmente un mio intervento in altro forum (sul quale si erano conosciuti ormai parechi anni fa Epoch edErasmus)
––––––––––––––––––

Ma 'sto Conte che razza di premier è?
E' un premier-fantoccio (plagiato dai suoi due vice-premier)? E' un pagliaccio che gioca apposta irresponsabilmente a non mantenere la parola data? E' solo uno che gode del fatto assolutamente imprevisto (assolutamente improbabile e tuttavia capitato proprio a lui quando non se l'aspettava affatto) di essere stato miracolosamente scelto dal duo nefando Salvini-Di Maio per cui, checché succeda, gli basta continuare ad essere lui il premier?
Non sarebbe forse il caso che qualcuno denunciasse il duo Salvini–Di Maio per il reato di "circonvenzione di incapace"?
---------
Consiglio a tutti la lettura del "Comunicato-Stampa" odierno della Commissione europea a riguardo della "non approvazione" del programma di bilancio 2019 dell'Italia.
––>
Commissione europea - Scheda informativa
(Strasburgo 23 ottobre 2018)


Forse ho capito male la lettura della "Press-Release" della Commissione Europea che spiega perché non ha potuto approvare la programmazione economica del governo italiano per l'anno 2019.

Ecco, in soldoni, (molto riassuntivamente) quel che ho capito io.

In luglio, a Bruxelles, il Consiglio Europeo ha approvato all'unanimità (voto di Conte compreso!) precise raccomandazioni a riguardo di manovre economiche che interferiscano con l'eventuale defici annuo rispetto al PIL (ossia co i precedenti impegni assunti a riguardo della stabilità e della crescita). Poi, sempre – se non sbaglio – in luglo, il Consiglio dell'Unione ha preso delle decisioni conformi a quelle raccomandazioni approvandole all'unanimità (ossia Italia compresa, cioè col voto favorevole anche del ministro italiano, che – non ho controllato , ma – dovrebbe essere stato Giovanni Tria).
Ho poi sentito Tria – ma in economia io sono un buzzurro :lipssealed:– declamare alla TV il suo programma per il 2019; e ho notato – benché buzzurro in economia – che dava per certa una ottimistica crescita economica nel 2019 che avrebbe compensato lo "sforare" del deficit sul PIL. Alcuni giorni dopo ho sentito Di Maio parlare della necessità di arrivare ad un deficit annuo del 2,4% per mantenere le promesse elettorali del M5S nella "Lotta alla povertà" e a riguardo del "Reddito di cittadinanza". E davanti alle critiche di alcuni media in sostanza che non era certo con l'aumento del deficit che si sarebbe diminuita la povertà – i quali prevedevano la bocciatura da parte della Commissione Europea, Di Maio se n'è uscito con la "coglionata"/I] che «[I]tra sei mesi quest'Europa è finita» (e con strane e confuse esternazioni dal ignificato però chiaro: bisognerebbe sopprimere quei media che dicono male del governo :mad:); e Salvini ha rincarato la dose dichiarando che "Moscovici e Juncker hanno rovinato l'Europa" (e in particolare l'Italia!).
Infine il governo ha presentato alla Commissione Europea (all'ultimo momento!) una "manovra" in contrasto con quanto raccomandato dal Consiglio Europeo e deciso dal Consiglio dell'Unione (con voto favorevole dello stesso governo italiano!), ed espressamente non approvata da un ente di controllo indipendente dal governo (che per l'Italia è l'Ufficio Parlamentare di Bilancio, il quale ha dato precise motivazioni sul suo rifiuto di approvare la "manovra" del governo Conte) ancorché l'approvaziuone di questo Ente sia necessaria perché la "manovra" possa legalmente entrare in atto!
Juncker e Moascovici non hanno raccolto le provocazioni offensive di Salvini. La Commissione ha risposto dopo tre giorni dalla presentazione della "manovra" da parte del ministro Tria con una lettera che segnalava i punti che non erano accettabili e raccomandava di correggere quel che non sarebbe potuto essere approvato dalla Commissione. Ma il governo Conte ... "ha fattto le orecchie da mercante" (cioé: se n'è fregato!).
Oggi arriva la formale "bocciatura" della "manovra" da parte della Commissione. Ed oggi stesso è stata rilasciata la "Press-release" (in Italiano, Inglese, Francese e Tedesco) che spiega perché la Commissione non può approvare il programma di bilancio 2019 presentatole dell'Italia.

Sarei felice se qualcuno mi mostrasse che invece va bene quel che stanno combinando i nostri ministri!
Ma per ora, purtroppo sto pensando che l'Italia sta affondando nelle sabbie mobili e che più questo governo dice di darsi da fare per il bene dei cittadini più questi riaschiano fdavvero di sprofondare senza scampo.
Amen!
Io ho la coscienza a posto a riguardo della situazione politica italiana (ed europea!).
Un proverbio veronese recita: “Mal che se vol no 'l dol!" [Male che si vuole non duole![i]]. Lo si dice a chi casca in un quaio per esclusiva colpa sua nel significato di: «Ben ti sta! ». Ma il suo significato letterale è falso! Il male che si è voluto fa male [I]eccome!. E purtoppo fa male anche a chi non lo merita!

Rimetto il link a quel che vi consiglio di leggere:
––> ––>
Commissione europea - Scheda informativa
(Strasburgo 23 ottobre 2018)

––––

[Proseguirò il discorso nel messaggio successivo]

––––––
La Commissione Europea boccia la "manovra" economica del governo Conte 3972599242


Ultima modifica di Erasmus il Lun Ott 29, 2018 11:18 am - modificato 3 volte.

_________________
Erasmus
«NO a nuovi trattati intergovernativi!»
«SI' alla "Costituzione Europea" federale, democratica e trasparente!»
Erasmus
Erasmus

Messaggi : 761
Data d'iscrizione : 30.07.13

Torna in alto Andare in basso

La Commissione Europea boccia la "manovra" economica del governo Conte Empty Re: La Commissione Europea boccia la "manovra" economica del governo Conte

Messaggio Da Erasmus Lun Ott 29, 2018 6:43 am

[Continua dal "post" precedente"]

Qual è la situazione dell'Italia riguardo al debito delle amministrazioni pubbliche?
Il rapporto debito pubblico/PIL dell'Italia, pari al 131,2 % nel 2017, è il secondo più alto dell'Unione europea e tra i più alti al mondo. Nel 2017 rappresentava un onere medio di 37 000 € per abitante. L'elevato stock del debito pubblico priva l'Italia del margine di manovra fiscale necessario per stabilizzare la sua economia in caso di shock macroeconomici e rappresenta un onere intergenerazionale che graverà sul tenore di vita degli italiani del futuro. Il fatto che i costi del servizio del debito assorbano un importo notevolmente maggiore di risorse pubbliche in Italia rispetto al resto della zona euro va inoltre a discapito della spesa produttiva del paese. La spesa per interessi dell'Italia è ammontata nel 2017 a circa 65,5 miliardi di €, pari al 3,8 % del PIL, sostanzialmente la stessa quantità di risorse pubbliche destinate all'istruzione.
Inoltre, un elevato debito pubblico, in assenza di politiche di bilancio prudenti, potrebbe amplificare l'effetto di shock derivanti da perdita di fiducia dei mercati sui rendimenti del debito sovrano, con un impatto negativo proporzionalmente più marcato sia sulla spesa per interessi del paese che sul costo di finanziamento complessivo per l'economia reale.

Quali sono le circostanze economiche pertinenti per il parere odierno?
L'economia italiana è caratterizzata da una bassa crescita e da una dinamica della produttività debole rispetto alla media dell'Unione europea, con conseguenze negative a livello sociale e occupazionale. Per promuovere la crescita potenziale e affrontare la persistente stagnazione della produttività occorre una strategia organica di riforma. Le misure contenute nel documento programmatico di bilancio 2019 indicano invece un rischio di retromarcia su riforme che l'Italia aveva adottato in linea con precedenti raccomandazioni specifiche e con riferimento agli aspetti strutturali di politica fiscale oggetto delle raccomandazioni indirizzate all'Italia dal Consiglio il 13 luglio 2018.

In che modo l'Italia ha beneficiato della flessibilità nell'ambito del patto di stabilità e crescita?
Negli ultimi anni l'Italia è stata il principale beneficiario della flessibilità applicata nell'ambito del patto di stabilità e crescita, per un importo dell'ordine di 30 miliardi di € (pari all'1,8 % del PIL) nel periodo 2015 - 2018. Questo in considerazione di una serie di fattori, tra cui condizioni economiche sfavorevoli, sostegno alle riforme strutturali e agli investimenti ed "eventi inconsueti" connessi alle minacce alla sicurezza, alla crisi dei rifugiati e ai terremoti.

Quale altro tipo di sostegno ha fornito l'UE all'Italia?
L'Italia è il secondo maggior destinatario del piano Juncker, il piano di investimenti per l'Europa avviato alla fine del 2014. In tale contesto i finanziamenti complessivi all'Italia hanno raggiunto la somma di 8,9 miliardi di €, da cui è previsto derivino oltre 50 miliardi di € di nuovi investimenti. L'Italia è anche il secondo maggiore beneficiario dei Fondi strutturali e di investimento europei, con 44,7 miliardi di € di sostegno dell'Unione nel periodo 2014-2020, che rappresentano una media di 735 € pro capite provenienti dal bilancio dell'Unione.

Quali sono le prossime tappe?
Secondo le disposizioni applicabili che gli Stati membri hanno congiuntamente concordato (articolo 7, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 473/773), il governo italiano dispone ora di tre settimane per presentare un documento programmatico di bilancio riveduto. La Commissione valuterà tale piano e pubblicherà un parere entro la fine di novembre.
La Commissione intende pubblicare le sue previsioni economiche d'autunno l'8 novembre 2018.



Qual è la situazione dell'Italia riguardo al debito delle amministrazioni pubbliche?
Il rapporto debito pubblico/PIL dell'Italia, pari al 131,2 % nel 2017, è il secondo più alto dell'Unione europea e tra i più alti al mondo. Nel 2017 rappresentava un onere medio di 37 000 € per abitante. L'elevato stock del debito pubblico priva l'Italia del margine di manovra fiscale necessario per stabilizzare la sua economia in caso di shock macroeconomici e rappresenta un onere intergenerazionale che graverà sul tenore di vita degli italiani del futuro. Il fatto che i costi del servizio del debito assorbano un importo notevolmente maggiore di risorse pubbliche in Italia rispetto al resto della zona euro va inoltre a discapito della spesa produttiva del paese. La spesa per interessi dell'Italia è ammontata nel 2017 a circa 65,5 miliardi di €, pari al 3,8 % del PIL, sostanzialmente la stessa quantità di risorse pubbliche destinate all'istruzione.
Inoltre, un elevato debito pubblico, in assenza di politiche di bilancio prudenti, potrebbe amplificare l'effetto di shock derivanti da perdita di fiducia dei mercati sui rendimenti del debito sovrano, con un impatto negativo proporzionalmente più marcato sia sulla spesa per interessi del paese che sul costo di finanziamento complessivo per l'economia reale.

Quali sono le circostanze economiche pertinenti per il parere odierno?
L'economia italiana è caratterizzata da una bassa crescita e da una dinamica della produttività debole rispetto alla media dell'Unione europea, con conseguenze negative a livello sociale e occupazionale. Per promuovere la crescita potenziale e affrontare la persistente stagnazione della produttività occorre una strategia organica di riforma. Le misure contenute nel documento programmatico di bilancio 2019 indicano invece un rischio di retromarcia su riforme che l'Italia aveva adottato in linea con precedenti raccomandazioni specifiche e con riferimento agli aspetti strutturali di politica fiscale oggetto delle raccomandazioni indirizzate all'Italia dal Consiglio il 13 luglio 2018.

In che modo l'Italia ha beneficiato della flessibilità nell'ambito del patto di stabilità e crescita?
Negli ultimi anni l'Italia è stata il principale beneficiario della flessibilità applicata nell'ambito del patto di stabilità e crescita, per un importo dell'ordine di 30 miliardi di € (pari all'1,8 % del PIL) nel periodo 2015 - 2018. Questo in considerazione di una serie di fattori, tra cui condizioni economiche sfavorevoli, sostegno alle riforme strutturali e agli investimenti ed "eventi inconsueti" connessi alle minacce alla sicurezza, alla crisi dei rifugiati e ai terremoti.

Quale altro tipo di sostegno ha fornito l'UE all'Italia?
L'Italia è il secondo maggior destinatario del piano Juncker, il piano di investimenti per l'Europa avviato alla fine del 2014. In tale contesto i finanziamenti complessivi all'Italia hanno raggiunto la somma di 8,9 miliardi di €, da cui è previsto derivino oltre 50 miliardi di € di nuovi investimenti. L'Italia è anche il secondo maggiore beneficiario dei Fondi strutturali e di investimento europei, con 44,7 miliardi di € di sostegno dell'Unione nel periodo 2014-2020, che rappresentano una media di 735 € pro capite provenienti dal bilancio dell'Unione.

Quali sono le prossime tappe?
Secondo le disposizioni applicabili che gli Stati membri hanno congiuntamente concordato (articolo 7, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 473/773), il governo italiano dispone ora di tre settimane per presentare un documento programmatico di bilancio riveduto. La Commissione valuterà tale piano e pubblicherà un parere entro la fine di novembre.
La Commissione intende pubblicare le sue previsioni economiche d'autunno l'8 novembre 2018.

–––––––
La Commissione Europea boccia la "manovra" economica del governo Conte 3972599242

_________________
Erasmus
«NO a nuovi trattati intergovernativi!»
«SI' alla "Costituzione Europea" federale, democratica e trasparente!»
Erasmus
Erasmus

Messaggi : 761
Data d'iscrizione : 30.07.13

Torna in alto Andare in basso

Torna in alto

- Argomenti simili

 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.