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Rorate caeli desuper et nubes pluant iustum.

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Rorate caeli desuper et nubes pluant iustum. Empty Rorate caeli desuper et nubes pluant iustum.

Messaggio Da Erasmus Mer Dic 16, 2015 5:09 am

C'era una volta (c'è stato per più di mille anni) il  "cantus firmus", detto "Canto Gregoriano" in onore del papa Gregorio I (papa dal 590 alla sua morte nel 604) che la tradizione vuole riformatore della liturgia e del cantoliturgico, benché non ci siano documenti scritti di canto gegoriano anteriori al IX secolo.

In avvento si cantava "Rorate caeli desuper et nubes pluant iustum".
E' questo il testo dell'Introito della IV domenica d'Avvento (l'ultima. subito  prima del Natale). Ma è anche il ritornello di un canto penitenziale specifico del tempo di Avvento.

Metto qui un YouTube che ha per video lo spartito in notazione "gregoriana"

Ma prima metto il testo e la traduzione. 

R. Rorate caeli desuper et nubes pluant iustum.
1. Ne irascaris domine, ne ultra memineris iniquitatis.
Ecce civitas Sancti facta est deserta, Sion deserta facta est, Ierusalem desolata est;
domus sanctificationis tuae et gloriae tuae ubi laudaverunt te patres nostri.
R. Rorate caeli desuper et nubes pluant iustum.
2. Peccavimus et facti sumus tanquam immundus nos
et cecidimus quasi folium universi;
et iniquitates nostrae quasi ventus abstulerunt nos;
abscondisti faciem tuam a nobis 
et allisisti nos in manu iniquitatis nostrae.
R. Rorate caeli desuper et nubes pluant iustum.
3. Vide Domine afflictionem populi tui
et mitte quem missurus es;
emitte Agnum dominatorem terrae
de petra deserti ad montem filiae Sion
ut auferat ipse iugum captivitatis nostrae.
R. Rorate caeli desuper et nubes pluant iustum.
4. Consolamini, consolamini popule meus;
cito veniet salus tua.
Quare merore consumeris, quia innovavit te dolor?
Salvabo te, noli timere.
Ego enim sum Dominus Deus tuus,
Sanctus Israel, redmpor tuus.
R. Rorate caeli desuper et nubes pluant iustum.
--------------
R: Stillate, celi, rugiada dall'alto; e le nubi piovano il Giusto!
1. Non adirarti, Signore, non ricordarti ancora dell'iniquità.
Ecco: la città del Sato è diventata deserta, 
Sion è diventata deserta, Gerusalemme si è svuotata,
la casa della rua santificazione e della tua gloria,
dove ti hanno lodato i nostri antenati.
R: Stillate, celi, rugiada dall'alto; e le nubi piovano il Giusto!
2. Abbiamo peccato e siamo diventati come l'immondo [proprio] noi
e siamo caduti tutti come una foglia;
e le nostre iniquità ci hanno portato via come vento;
tu hai nascosto la faccia [lontano] da noi 
e ci hai messi nella mano della nostra iniquità.
R: Stillate, celi, rugiada dall'alto; e le nubi piovano il Giusto!
3. Vedi, Signore, l'afflizione del tuo popolo
e manda colui che hai in mente di mandare.
Manda fuori l'Agnello dominatore della terra
dalla Pietra del dserto fino al monte della figlia di Sion
affinché lui stesso porti via il giogo della nostra prigionia.
R: Stillate, celi, rugiada dall'alto; e le nubi piovano il Giusto!
4. Consolati consolati popolo m sei cosumato io.
Arriva subito la tua salvezza.
Perché vieni consumato dalla mestizia giacché ti ha mutato il dolore?
Ti salverò, non temere!
Io infatti sono il Signore tuo Dio,
il santo di Israele, il tuo redentore.
R: Stillate, celi, rugiada dall'alto; e le nubi piovano il Giusto!

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Rorate Caeli desuper
–––> https://www.youtube.com/watch?v=f06qdhO_sEY

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