Scrivi la tua opinione nel rispetto del tuo interlocutore
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

Le conseguenze del rifiuto della religione in nome della ragione. II parte.

Andare in basso

Le conseguenze del rifiuto della religione in nome della ragione. II parte. Empty Le conseguenze del rifiuto della religione in nome della ragione. II parte.

Messaggio Da Decuius Mar Mag 25, 2021 10:58 am

Da Il Gran Conflitto:

E gli abitanti della terra si rallegreranno di loro e faranno festa e si manderanno regali gli uni agli altri, perché questi due profeti avranno tormentati gli abitanti della terra”. Apocalisse 11:10. La Francia aveva ridotto al silenzio la voce ammonitrice dei due testimoni di Dio. La Parola di Dio era morta per le strade e quelli che odiavano le restrizioni e le esigenze della legge di Dio giubilavano. Gli uomini sfidavano pubblicamente il Re del cielo: “...Com’è possibile che Dio sappia ogni cosa, che vi sia conoscenza nell’Altissimo?” Salmi 73:11. {GC 217.3}
Con una sfrontatezza blasfema, che superava i limiti del credibile, uno dei sacerdoti del nuovo ordine dichiarò: “Dio, se esisti, rivendica il tuo nome, che viene così ingiuriato. Io ti sfido! Tu taci e non osi scagliare i tuoi fulmini. Chi, dopo questo, potrà ancora credere alla tua esistenza?” {GC 217.4}
Sembrano le parole di faraone: “Chi è l’Eterno, ch’io debba ubbidire alla sua voce? Io non conosco l’Eterno”. {GC 218.1}
Lo stolto ha detto nel suo cuore: Non c’è Dio!...” Salmi 14:1. Il Signore, parlando di quanti cercano di pervertire la sua verità, dice: “...la loro stoltezza sarà manifesta a tutti...” 2 Timoteo 3:9. La Francia, dopo aver rinunciato al culto del Dio vivente, “l’Alto e l’Eccelso che abita l’eternità”, scivolò nella più abietta idolatria, celebrando il culto alla dea Ragione, nella persona di una donna corrotta. E questo accadde nell’assemblea rappresentativa della nazione e da parte delle autorità civili e legislative. Ricorda lo storico: “Le porte della Convenzione si spalancarono per lasciar entrare un gruppo di musicisti, seguiti in solenne processione dai membri del Consiglio municipale, i quali cantavano un inno in onore della libertà e scortavano l’oggetto del loro futuro culto: una donna velata che essi chiamavano dea Ragione. Introdotta nella sala, solennemente liberata dal velo che la copriva, ella prese posto alla destra del presidente. A questa donna, una ballerina dell’Opera, considerata come il “migliore emblema” della Ragione, la Convenzione nazionale di Francia tributò un pubblico omaggio. {GC 218.2}
Questo rito sacrilego e ridicolo ebbe un seguito. L’insediamento della dea Ragione fu rinnovato e imitato in tutte quelle regioni francesi che ci tenevano a dimostrarsi all’altezza della Rivoluzione”. {GC 218.3}
L’oratore che espose il culto della Ragione disse: “Legislatori! Il fanatismo ha ceduto il posto alla ragione: i suoi occhi velati non potevano resistere al fulgore della luce. Oggi una immensa folla si è riunita sotto queste volte gotiche, che per la prima volta hanno sentito echeggiare la verità. Qui i francesi hanno celebrato il solo, vero culto: quello della Libertà e della Ragione. Qui noi abbiamo formulato voti per la prosperità delle armi della Repubblica; qui abbiamo rinunciato agli idoli inanimati per la Ragione, che è un’immagine animata, capolavoro della natura”. {GC 218.4}
Quando la dea fu presentata alla convenzione, l’oratore la prese per mano e rivolto all’assemblea, disse: “Mortali! Cessate di tremare davanti ai tuoni impotenti di un Dio creato dai vostri timori! D’ora innanzi voi non riconoscerete altra divinità che la Ragione. Io ve ne offro l’immagine più nobile e più pura. Se volete avere degli idoli, ebbene sacrificate solo a uno come questo!... Cadi, di fronte all’augusto Senato della Libertà, o velo della Ragione!... {GC 218.5}
La dea, dopo essere stata abbracciata dal presidente, fu fatta salire su un magnifico carro e condotta, in mezzo a una immensa folla osannante, alla cattedrale di Notre Dame per sostituire la divinità. Qui fu insediata sopra l’altare maggiore e ricevette l’adorazione dei presenti”. {GC 219.1}
Poco tempo dopo la Bibbia fu bruciata pubblicamente. La “Società popolare dei musei” entrò in municipio, gridando “Viva la Ragione!” e sbandierando in cima a un’asta i resti ancora fumanti di vari libri: breviari, messali, Antico e Nuovo Testamento“, che espiavano in un immenso falò”, dichiarò il presidente, “tutte le follie che avevano fatto commettere al genere umano”. {GC 219.2}
L’ateismo completava l’opera iniziata dal papato. La politica di Roma aveva determinato le condizioni sociali, politiche e religiose che provocarono la rovina della Francia. Degli scrittori, alludendo agli orrori della Rivoluzione, dicono che simili eccessi vanno attribuiti al trono e alla chiesa. Per correttezza e giustizia dobbiamo dire che in realtà essi vanno imputati alla chiesa. Il papato, purtroppo, aveva istigato le menti dei re contro la Riforma, definita nemica del trono, elemento di discordia, pericolosa per la pace e la buona armonia del paese. Fu Roma, perciò, a ispirare le crudeltà più inaudite e la peggiore oppressione da parte della monarchia. {GC 219.3}
Lo spirito di libertà, invece, si affermava grazie alla Bibbia. Ovunque veniva accolto il Vangelo, le menti si risvegliavano, gli uomini spezzavano le catene che li avevano tenuti così a lungo schiavi dell’ignoranza, del vizio e della superstizione e cominciavano a pensare e ad agire da uomini. I sovrani se ne resero conto e tremarono per il despotismo di cui si erano resi colpevoli. {GC 219.4}

Tutto questo rientrava nel piano di Satana e negli scopi da lui perseguiti nel corso dei secoli. La sua politica si basa sull’inganno e il suo obiettivo è opprimere il genere umano sotto il peso della sofferenza; deformare e contaminare l’opera di Dio, contrastare il piano divino, caratterizzato dalla bontà e dall’amore. Con le sue arti seduttrici, egli riesce a confondere le menti degli uomini e a provocare il risentimento nei confronti di Dio, che viene ritenuto responsabile di quello che accade, come se ciò fosse il risultato naturale del piano creativo dell’Altissimo. Quando poi coloro che sono stati avviliti e abbrutiti dal suo potere crudele conquistano la libertà, egli li spinge a commettere eccessi e atrocità, che i tiranni e gli oppressori definiscono conseguenza della libertà. {GC 225.1}

Sebbene ridotti al silenzio dal potere blasfemo che “sale dall’abisso”, i testimoni di Dio non dovevano rimanere a lungo silenziosi. “E in capo ai tre giorni e mezzo, uno spirito di vita procedente da Dio entrò in loro ed essi si drizzarono in piedi e grande spavento cadde su quelli che li videro”. Apocalisse 11:11. Nel 1793 l’assemblea francese emanò un decreto che aboliva la religione cristiana e metteva al bando la Bibbia. Tre anni e mezzo più tardi, una delibera della stessa assemblea nazionale annullò tale decreto, dichiarando che le Sacre Scritture erano tollerate. Il mondo, terrorizzato dagli effetti del rifiuto della Parola di Dio, riconosceva la necessità della fede in Dio e nella sua Parola, come fondamento della virtù e della moralità. {GC 226.3}
Decuius
Decuius

Messaggi : 454
Data d'iscrizione : 16.07.19

Torna in alto Andare in basso

Torna in alto

- Argomenti simili

 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.