Lucio Musto

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Mi sono scelto un nuovo logo.

Cercavo da un po’ un disegnino che mi rappresentasse bene, dopo l’equivoco “Logo Nuovo” che scelsi tempo fa e mai ho utilizzato.

Ho cercato anche di disegnarne uno da me, fondendo simboli matematici e le loro rappresentazioni grafiche, ma mi ci vedevo solo in parte.

Solo in quella razionalità che mi stringe, ma non mi soddisfa pienamente.

Questo qui, il “Chi di me” mi ha colpito subito, e mi ha affascinato.

Un amore a prima vista, che spero non coperto da qualche “diritto riservato” (*) !... Sarebbe davvero grottesco che io, proprio io, mi rappresentassi con un furto!

Eccolo qui.

Sono tre “triangoli di Penrose” così detti dal cognome del matematico che li concepì, avvinghiati fra loro come gli anelli Borromei, motivo ricorrente nei simboli di quella nobile famiglia e simbolo della sincera, solidissima amicizia che li alleava ad altri potenti del tempo: i Visconti e gli Sforza.

Naturalmente io non sono implicato in tanta araldica, ma sento egualmente che questa grafica vicina, ed adatta a rappresentare il mio contrastato essere, il mio credere incerto, la mia forza ambigua.

Credo che il “Chi di me” ci stia tutto.

Il triangolo di Penrose è il disegno di un oggetto che così come lo vediamo non può esistere.

L’occhio ne trasmette una immagine chiara, distinta, e la mente rifiuta di accettarla e si smarrisce. Ne è turbata.
Solo il pensiero, nel ragionamento, può dimostrare che davvero non può esistere, nella nostra esperienza tridimensionale un oggetto concreto che si rappresenti in quel disegno.

Può dimostrarlo, ma senza veramente capirlo… ed infatti è possibile, con il marmo, il legno o il ferro costruire un oggetto che visto o fotografato, restituisca proprio quell’immagine!... ma naturalmente a determinate condizioni! ed io effettivamente l'ho costruito.

Ecco, il triangolo di Penrose è per me l’archetipo dei miei dubbi.
La consapevolezza di vedere con l’occhio del corpo, della mente o del cuore, delle cose che certamente ci sono, ma che non riesco ad afferrarle e penetrarle, pur avendole lì, ben chiare di fronte a me.

I tre triangoli, nel disegno ben individuati dai colori distinti, quasi con la sfacciataggine del prestigiatore che urla “…Senza trucco, senza imbroglio!...” giusto mentre ti sta gabbando, si intrecciano fra loro nel nodo Borromeo, simbolo di così salda amicizia eppure tormento e delizia degli studiosi della mente umana, quando indagano sulle anomalie psicotiche di natura schizofrenica.

I cerchi del nodo Borromeo, o nel nostro caso le immagini dei triangoli rigidi, sono “troppo” intrecciati fra loro, troppo uniti perché ciò sia nel mondo del concreto quale noi lo percepiamo, ed abbisognano quindi di un’altra realtà per giustificarsi pienamente.

Ecco, il nodo Borromeo invece è per me l’archetipo delle mie certezze.
Certezze granitiche eppure fragili, vibranti in una sorta di forclusione spirituale, più che meramente intellettiva, che giustificazione e sostegno del mio essere, contemporaneamente sono fonte di timori ed impalpabili dubbi.

Riuscirò a mediare fra gli instabili equilibri del mio pensiero è come dire:
«riuscirò a penetrare la realtà di questo strano oggetto, di cui vedo l’immagine, di cui so che nei singoli componenti è materialmente costruibile… ma nella sua interezza?»

Si, penso che questo disegnino mi rappresenti più che una foto, o un mezzo-busto!



Lucio Musto 31 12 2006


(*) il simbolo originale, prontamente sostituito dall'attuale grazie a mio figlio che modificandolo per me definì quello:
"troppo funereo per il tuo spirito asimmetrico"  pure mi accompagnò per alcuni mesi.



Ps - anni dopo ho scoperto che il saldissimo "nodo borromeo" cessa del tutto di esistere nel momento in cui scompaia uno dei tre anelli - cioè, in mancanza di uno qualsiasi di essi, gli altri due... non sono sffatto congiunti! il che fa dedurre che tanto stretto vincolo sia legato alla trinarietà del rapporto e non alla somma di tre singole unioni...

Modificato da Lucio Musto - 25/6/2022, 09:49

Bellissima spiegazione del tuo avatar, ma qui siamo davvero pochini, aspettiamo la dott.ssa Pazza che guarisca e torni a scrivere con noi.
Benvenuto,
 tessa.

tranquilla, sul mio forum ormai sono rimasto da solo... C'è chi mi legge, circa un migliaio di visite al mese, ma non è quello che mi cambia nulla. Il mio Forum ha da sempre fallito il suo scopo dichiarato ed il resto non conta.   Più che altro lo uso come blog personale, quasi un contraltare (o un doppione) alla mia ormai straripante collezione di fascicoli cartacei...

Benvenuto, Lucio Musto.

Il forum è a tua disposizione.

Un saluto.

Verci.

Lucio Musto ha scritto:[...] "Erasmus" che già ho incontrato su altri Forum (a proposito, io sono più giovane di Erasmus, di anni ne ho solo 83, essendo nato nel 1939)]

Ciao, Lucio Musto.
Precisa meglio!

Di Forum ne frequeto pochi.
Frequento regolarmente Coelestis, ma solo nella sezione "Rudi Marhematici".
Sono iscritto anche in "Matematicamente.it" dove ho scritto anche qualcosa. Ma vi entro raramente.
[In "Matematicamente.it" sono Erasmus_first perché quando mi sono iscritto, provando a darmi anche là il mio "storico" user-name Erasmus, mi fu risposto che c'era già un iscritto con quell'user-name. Ho aggiumto "first" per rivendicare la "prioirità" in rete della attribuzione a me dell'user-name Erasmus (che ho usato fin dal 1998).
 Se si cercano in "Matematicamente,it" i messaggi di "Erasmus" ... non se ne trovano! Dunque: qualcuno si è iscritto come Erasmus ma non ha mai pubblicato un suo messaggiio!]

E anche qui [in "Scrivi la tua opinione, ecc., ecc." ormai non scrivo quasi più ... e nemmeno leggo i  messaggi degli altri.
La sezione che ho qui il potere di moderare, cioò "Unione Europea", è ormai un deserto!

Ordunque: dove mi hai visto?
Suppongo in "Rudi Mathematici" di Coelestis, dove probabiolmente,  forse accennando  di essere là il più vecchio in assoluto, ho detto di essere del '36.
Ma non ricordo di aver visto prima d'ora il tuo "user name" e tanto meno il tuo avatar. 
Occhio: quel che dico è sempre sincero. Ma  può darsi che a volte non sia veritiero perché, ormai, la mrmpria spesso mi tradisce!

Ciao ciao.
Tornerò a vedere se mi hai risposto!

cedo di dover dedurre che c'è un doppione di nickname "Erasmus" ed anche un doppione di Avatar.
Perché certamente io sono stato in contatto con qualcuno con quel nome e quell'immagine in tempi passati, anche se (la mia memoria è quella che è!) non ricordo né dove né quando - ma forse, se avessi la pazienza di spulciare nel mio corposo archivio, che purtroppo non ha una "indicizzazione" sofisticata come quelli di oggi, troverai anche qualche interessante dialogo.
Infatti, dell'Erasmus che io ricordo, ho ben vivo il tipo di rapporto: franco, interessante, maschio, ma nient'affatto sdolcinato o frivolo. Un ricordo di quelli che piacciono a me: dialettico e costruttivo!

Matematicamente.it? si, possibile - per un po' bazzicai anche quel forum, fra gli altri, ma sempre in modo marginale: le mie facoltà matematiche andavano già allora appannandosi, mentre ora son quasi ridotte al lumicino. Miseri ruderi di una mente frizzante.

Non importa. Ogni incontro è comunque un dono, e questo tuo intervento di oggi mi dà l'occasione di augurarti un serena, proficua Pasqua di Resurrezione. Io sono credente e cerco di approfittare anche di queste occasioni "comandate" per cercare di far ordine dentro di me e cercare di capire qualcosa del Tutto cui anch'io appartengo.

Ciao Lucio Musto.

Luvio Musto ha scritto:Credo di dover dedurre che c'è un doppione di nickname "Erasmus" ed anche un doppione di Avatar.

E' molto probabile che l'user.-name "Ertasmus" sia stato ussto da qualcun altro col quale tu hai dialogato.
Molto meno probabile  è che non sia stato il mio l'avatar che dici aver  visto uguale al mio ma  di un intrerlovutore diverso da me!
[Il mio avatar non è molto bello. Per i più è additittura brutto e per qualcuno  anche "scostante" vedendo in esso una specie di disfacimento di una vecchiaia prossima alla morte! Ricordo però anche a te che si tratta di una mia riduzione [alle misere dimensioni di memoria richieste per fare di una immagine un avatar] di un celebre disegno (con crboncino nero su tavola bianca) di Albrecht Dürer  che ritrae dal vivo il più celebre umanista della storia che è stato l'olandese Erasmus Desiderius Roterodamus.
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Lucio Musto ha scritto:[...] dell'Erasmus che io ricordo, ho ben vivo il tipo di rapporto: franco, interessante, maschio, ma nient'affatto sdolcinato o frivolo. Un ricordo di quelli che piacciono a me: dialettico e costruttivo!

Boh! 
Ma tu avevi anche là questo attuale user-name?
Io ho sempre cercato di non essere frivolo e di essere costruttivo. Ovviamente nelle mie intenzioni, che non è detto coincidano con quanto percepito di me dai miei lettori e/o interlocutori.
Il "maschio" però ... mi pare "un di più", estraneo a come ho cercato di presentarmi. Nei miei interventi cerco di essere sincero, di evitare assolutramente volgarità e riferimenti alla persona fisica , bandendo nel modo più assoluto riferimenti alla virilità o alla femminilità in senso direttamente o indirettamente sesssuale.
Per carità: gli umani si divoidono in maschi e femmine, certo! Ma nel dialogo in un qualunque forum (come in ogni dialogo anche privato con persona  di cui non si ha ancora molta conoscenza e con cui non si ha ancora molta confidenza)  penso che si debba privilegiare il fatto di dialogare con una persona, prescindendo dall'essere noi e l'interlocitore di questo o di quell'altro sesso.

Lucio Musto ha scritto:"" Voglio essere voce

dell'ultimo fra gli aborti:

Generato dal delirio di uno stupratore

ammazzato dalla lucida determinazione di mia madre

Sono fortunato per non aver conosciuto
né l'uno né l'altra ""

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grazie Erasmus della tua lunga, puntuale risposta anche se, ahimè, per me troppo articolata e, se me lo consenti, pretestuosa e non calibrata.
Cercherò di risponderti al mio meglio.
 
Poco da dire sulla prima parte del tuo intervento, se non che la figura di Erasmo da Rotterdam è abbastanza intrigante per stuzzicare più persone ad assumerlo come pseudonimo e che lo schizzo del grande pittore/matematico/incisore dalla multiforme personalità e l’incerta sessualità è celeberrimo. Facile che chi sia affascinato tanto dall’artista da assumerne il nome come nick personale sia tentato di prendere anche quest’immagine come avatar [un forum di filosofia forse? – ho frequentato per un po’ anche quelli, poi mi hanno di fatto estromesso: evidentemente io ero troppo rozzo, per loro].
 
Naturalmente parlando di rapporto “franco, interessante, maschio, ma nient'affatto sdolcinato o frivolo. Un ricordo di quelli che piacciono a me: dialettico e costruttivo!” non intendevo metterci alcuna connotazione sessuale. Io sono nettamente etero, e non ho altro da aggiungere, sul sesso.
[Voc. Treccani: Maschio - b. agg. Virile, che ha la vigoria fisica o morale che si considerano proprie del maschio: aspetto m.; voce m.; m. figura; colui dal m. naso (Dante); donne con certe facce maschie (Manzoni); carattere m.; m. decisioni; m. stile; m. eloquenza.]
 
Molto di più mi intriga la tua “tirade” sulla mia firma, della quale ho capito poco in verità, se non che ti garba per niente: e questo mi dispiace e mi stupisce, e me ne rammarico anche, perché mi sembra di essere una delle cose più chiare ed esplicite che io abbia mai scritto.   
Ci vuole davvero una grande abilità per poterla distorcere, equivocarla  e bizzarramente illuminarla com’è piaciuto fare a te.
No, amico mio, niente riferimenti Kantiani, niente Dogmi cattolici o insegnamenti evangelici, nessun alato riferimento alla colpa, al peccato, ai dettami del Padre Nostro, preghiera per antonomasia di qualunque sia alla sequela di Gesù, nulla a che vedere (o forse si, e poi te lo dico), alla “regola d’oro”, quella basilare in tutte le religioni.

Il mio dire è più schietto, più terra terra, più comprensibile.
 
Basta leggere quel che c’è scritto in quel breve mio bellissimo apologo e non leggere invece quel che ci piace immaginare! – Guardiamolo insieme con calma, vedrai è evidente e facilissimo!
 
– mi sembra inequivoco cosa io voglia essere (sono nato desiderato in un benedetto matrimonio cattolico, anche se non capisco a te cosa possa intrigare). E i due punti precisano “ora vi dico chi intendo sia l’ultimo, fra gli aborti” – non c’è altro!
 
Personalmente considero la mia vita un male necessario, o se preferisci un bene da me incompreso, ma questo non esclude affatto il mio stupefatto rispetto incondizionato per la vita in ogni sua manifestazione animale, vegetale o procariote che sia – e percepisco come sconcio ogni insulto alla vita non adeguatamente motivato.
 
Tanto premesso andiamo a vedere quale, a mio avviso, è l’ultimo, il più miserevole, il più maltrattato, dileggiato ed umiliato degli aborti umani [te lo concedo, “umano” non c’è scritto, ma suvvia, dal contesto è facile capire che mi riferisco alla mia specie, e non ad un uovo di gallina “ingallato” o ad un fagiolo germinato!]
Ebbene, anche questo, l’aborto che considero ultimo e del quale mi faccio paladino, mi sembra delineato a chiare lettere:
mi sto riferendo, e mi pare in modo chiaro ed univoco, al prodotto genetico di una violenza sessuale, là dove un uomo maschio in estro ha soddisfatto il suo bisogno sessuale (o se preferisci il suo istinto riproduttivo, che è la stessa cosa) su una donna non consenziente anzi, presumibilmente riottosa.
[Solo come notazione accademica ricorderò che questa è la situazione di copula “naturale” e più diffusa nella più parte del regno animale.]
 
Ebbene, quel figlio, quell’essere umano generato in cotal rapporto è proprio quel miserrimo “ultimo” del quale io mi ergo a difensore e paladino. Tanto da voler prendere su di me la sua infima posizione sociale e dargli la mia voce: quella voce che lui ancora non ha, e che gli è stata strappata anzitempo con una crudele macellazione – [e qui riprendo come promesso la “regola d’oro” del “non fare ad altri quello che non vorresti fosse fatto a te”; infatti è molto discutibile l’idea che il feto sia contento di essere ammazzato: i feti al contrario sono molto tenaci nella lotta per la sopravvivenza!]
 
Mi resta solo da precisare perché “questi” aborti per me sono davvero gli ultimi, più derelitti ancora di qualsiasi altro aborto (umano) che comunque moralmente rifiuto salvo il caso di scelta vitale fra madre e figlio. E do per scontato la vita sia incomparabilmente il bene più prezioso in assoluto.
 
Queste sono le parole che definiscono definitivamente il cuore del pensiero che intendo esprimere ed abbraccio.
L’uno, lo stupratore, è ormai fuori causa.   Soddisfatto il suo istinto animale, la sua parte è finita. Può uscire di scena e non merita altro: nessuna considerazione, nessun ringraziamento per aver collaborato alla nascita di un nuovo essere umano. Può essere ignorato.
La mamma invece è colei che rinnega la sua natura fondamentale, quella di essere madre, e lo fa solo per astio, (disgusto, orrore, rabbia, paura, preoccupazione? ) – tutto assolutamente giusto, comprensibile, condivisibile, ma tutto un nulla a paragone della vita, e del suo ruolo di madre!
E lo fa coscientemente, freddamente, senza amore. Perché l’amore di madre per la prole che sta generando è costituzionalmente (Madre Natura pensa alla specie, e sa quel che fa!) più forte di qualsiasi altra pulsione.
Ed in questo caso non ha nemmeno quelle “attenuanti generiche” che umanamente le si potrebbero riconoscere, tipo la preoccupazione di non poter allevare il figlio  (oggi chiunque può partorire in anonimato e rinunciare al figlio senza bisogno di ammazzarlo) o il pubblico ludibrio (oggi nessuno si scandalizza più per una ragazza madre e da sempre una “violentata” è compatita ma non condannata).
Se una tal madre decide di abortire… al di là di ogni solidarietà, comprensione e riguardo nei suoi confronti, è per lo meno problematica! – meglio starne alla larga!

Lucio Musto 9 aprile 2023
 
PS – il mio avatar attuale è nato nel gennaio 2006 e non è mai cambiato, ed è sempre quello dovunque io sia presente, il nick è il mio vero nome e solo raramente ho usato degli pseudonimi (su Riflessioni.it per un periodo mi son fatto chiamare col mio III nome, Rudello – su “Di la tua” di ADUC occasionalmente mi son firmato “Bambino Vispo” o “De Pravato” per impersonare figure specifiche – nulla di più).
 
Non giudico mai nessuna persona, in nessun caso, assolutamente fedele al mio principio di non giudicare senza prima conoscere, ed ovviamente una persona, fosse pure la moglie o un fratello, non potremo mai conoscerla così nell’intimo! – mi pare invece che tu, seppur senza palesemente accusare giudichi, almeno me, con notevole disinvoltura.
Giudico invece i fatti oggettivi, e l’aborto è comunque la soppressione della vita, il bene supremo che tu stesso esalti nel tuo intervento, e non può essere sopravanzato da nessun altro.   L’aborto è innanzi tutto omicidio, cioè soppressione di un omologo, uno della tua stessa specie, e su questo non ci piove!
Poi magari sarà ammesso per legge (vedi schiavi, indiani d’America, nativi sudamericani, aborigeni australiani, negri, “delitto d’onore”) o sollecitato ed elogiato (nemici tribali, ebrei, omosessuali…) ma sempre omicidio resta, ed io l’aborrisco, checché a te te ne paia!

Circa la "regola d'oro" che ho citato, è sufficiente anche solo sbirciare Wikipedia, per trovare l'elenco di una trentina di religioni che la considerano importante, nonché la notazione che "L'elenco non è certo completo!"
 
Forse non potrò rimanere nel tuo forum, e nel caso me ne andrò, ma quasi dovunque mi incontrerai per leggermi, la mia “orrenda” firma la troverai sempre.   Mi spiace per te, ma non posso liberarti da tanto disgusto.
 
Un caro saluto

Egregio Lucio Musto, buona Pasquetta.
Come ti ho già detto neanche a me la tua firma piace, la trovo orrida, ma tu ci vai matto, tienila, chi non la sopporta ci metterà una cartolina sopra per non vederla.
Sei fissato pure con questi 3 triangoli dell’Avatar se non ne parlavi tu nessuno ti chiedeva niente. Di nuovo buona Pasquetta.tessa.

vedo che anche tu (ma questo già lo sapevo!!!) hai il giudizio facile e definitivo sugli altri e sull'altro.
Ma argomentazioni ragionevoli, niente!
Mi spiace, io non riesco ad ammantarmi di tanta scintillante presunzione: io sono un modesto, e so di esserlo!

Comunque serena Pasquetta anche a te, Principessa!

Sono ...frastornato!
Più tu, Lucio Musto,  ti impegni a spiegarmi, pur capendo le singole tue proposizioni meno ti capisco!
1) In precedenza hai detto di essere "credente". Io ho supposto che intendessi "credente in Gesù". Ora tu sciorini una successione di negazioni ["No, amico mio, niente riferimenti Kantiani, niente Dogmi cattolici o insegnamenti evangelici, ..."] ma non mi dici il complemento di "credente" (che è  participio  presente di "credere"). Che cosa o chi credi? In che cosa o in chi credi?
2) Non ho capito se, per te, è Dürer o invece Erasmus ad essere di "incerta sessualità". Mi sono spesso interessato alla biografia di Erasmus, un po' meno a quella di Dürer (che credevo olandese, forse per la fiorentissima pittura olandese a lui contemporanea, ed invece è tedesco). Ma ho sempre considerato entrambi di sesso certamente maschile! Di Erasmus Dürer ha fatto più di un ritratto. Almeno questo:
–––>  Desiderius_Erasmus-Albrecht_Duerer.jpg

              
                 
Come ho detto, non frequento molti forum. Ma da quando ho assunto l'avatar che ancora indosso – cioè 24 anni fa! –  non mi sono mai  imbattito in altro utente che avesse per avatar una riduzione dello stesso ritratto di cui è riduzione il mio avatar . Invece più volte (anche in forum visitati casualmente, senza iscrivermi,  cercando in rete qualcosa di particolare), mi sono imbattito in utenti di user-name Erasmus.
Io sono "federalista europeo" nel senso inteso da Altiero Spinelli [che fondò a Milano il Movimento Federalista Europeo nell'agosto del 1943, ovviamente in clandestinità]. Lo sono dal 1964. Ho assunto il nome "Erasmus" e per avatar quel suo ritratto di Dürer perché, secondo me, Erasmus è stato una specie di precursore del moderno concetto di Unità Europea (concetto ben diverso da quello medievale basato sul sistema feudale del Sacro Romano Impero e sull'atorità morale del papato). L'Unione Europea voluta dai "Federalisti Europei" si ispira al modello svizzero, ossia al conciliare le diversità di razze e anche   di "statualità" (rispecchianti diversità di  "nazionalità") con una statualità superiore in merito a ciò che difficilmente funziona bene a livello "decentrato".  Il "motto" dell'Unione Europea è "Unita nella diversità". Peccato che le diversità permangano ma l'unione sia ancora scarsa! I Federalisti Europei sono anzitutto tali ravvisando nella totale sovranità nazionale l'ultima vera causa delle guerre! A te non interessa Kant? A me invece e a molti altri sì! E' infatti Kant che, alla fine del '700, nel celebre saggio "Per una pace perpetua" ravvisa nell'anarchia internazionale (= mancanza di autorità al di sopra degli stati) la vera ultima causa della guerra. Kant della guerra tra stati dice che l'autorità statale che, verso il basso, vieta non solo la violenza offensiva ma anche quella difensiva se non in casi eccezionali, a livello internazionale si comporta secondo le leggi della giungla dove a prevalere è sempre il più forte prescindendo dall'avere ragione o torto. Orbene: Erasmus, oltre a pensare idealmente all'unità di un'Europa che, ormai, pur parlando lingue diverse e pur avendo particolari costumi differenziati, era sostanzialmente una medesima civiltà, si è battito per tutta la vita contro la guerra! Lui, prete cattolico, ha anche scritto un saggio ironico sul papa Giulio II che, respinto da san Pietro all'ingresso del Paradiso, dice a san Pietro che, se non lo farà entrare, lui e i suoi soldati prenderanndo il Paradiso con la forza delle armi, dopo opportuno asedio. Nel celebre "Elogio della Stoltezza" (detto più comunemente  "Elogio della Pazzia"), Erasmus cita, tra l'altro, la "pazzia" dei vescovi tedeschi che non trovano luogo migliore per rendere l'anima a Dio di un campo di battaglia. 
Insomma: Erasmus, oltre ad esserer stato il più grande umanista del Rinascimento, è stato davvero il pensatore più vicino al moderno pensiero federalista (in Italia testimoniato soprattutto nell'800 da Cattaneo e nel '900 dai federalisti "spinelliani" come Einaudi, Silone, Olivetti, Ugo La Malfa, De Gasperi, Mario Albertini, i fratelli Majocchi, ecc). Il "proto-europeismo" di Erasmus è proprio la ragione del chiamarsi  "Erasmus" il progranna di circolazione interstatale di universitari europei, che oltre ad armonizzare la formazione culturale in senso europeo ha favorito proprio la tendenza all'unione politica degli stati membri della CEE (e poi dell'UE). E' stato fabbricato appositamente il nome "Erasmus" come acronimo di EuRopean communityAction Scheme for Mobility of University Students.
3) Non ho capito niente della "tua Firma"!
Parli in prima persona dove dici
ma poi dici pure di essere stato voluto da genitori sposati con matrimonio cattolico.
Chi ti capiasce è bravo!
 Io, evidentemente, non sono bravo abbastanza per capirti!
Non ha più importanza che tu prosegua o no questo dialogo.
Io qui non interverrò più!
Ciao ciao.

Erasmus.

Ma il sig. Musto dice che
Voleva nascere da madre stuprata,o essere ucciso dalla madre con aborto,in tal caso moriva e pace all anima sua, invece purtroppo è nato…da genitori cattolici…

va benissimo amici, lasciamola andare pure così! - non vale mai angustiarsi.

La mia sensazione è che, semplicemente, voi non leggiate l'italiano con le stesse regole che hanno insegnato a me alle elementari: "soggetto, predicato e complemento oggetto" ma secondo fantasie che a me sono del tutto ignote, che non intendo affatto apprendere, ma che rispetto comunque.
Molti saluti ad entrambi ed un grato pensiero al grandissimo Kant che mi fu compagno di liceo ( e mi procurò più di un otto sul registro ) ma che vedo del tutto estraneo al dibattito sulla mia firma - ma poiché pare che voi non ne possiate fare a meno... buon pro vi faccia! - gioiosa Pasquetta a voi!

Lucio Musto.

Certo bisogna imparare da te ad essere
modesti, modesti e ignoranti, infatti all inizio della tua presentazione dici che “cominciasti il tuo miter universitario…”Scusa che è il miter?

scusa la mia ignorantità! ora mi sono informato... si dice "iter", non "miter" - me lo ha spiegato la mia serva, che ha una mente intuitiva e brillante!