Pomposo e sbruffone fino all'ultimo

Mai visto un personaggio del genere, così attaccato al potere e ancor oggi tronfio della sua artefatta convinzione sull'esistenza di brogli, per quanto le corti di giustizia di diversi stati abbiano accertato la regolarità delle operazioni elettorali e la stessa Corte costituzionale, a maggioranza conservatrice, gli abbia risposto picche all'unanimità.

Offensivo nei confronti di decine e decine di collaboratori e responsabile delle dimissioni di illustri collaboratori (non ultimo il ministro della giustizia), proteso ad imporre sempre e comunque il suo punto di vista, ben oltre l'evidenza opposta.

Privo di senso della misura e stracolmo di arroganza, non ha riconosciuto l'attuale Presidente Biden e non farà le consegne, come invece è sempre avvenuto, preferendo magari, il giorno dell'insediamento, andare a giocare a golf in Scozia (ammesso che glielo concedano).

Indirettamente responsabile dei disordini e dell'invasione del Campidoglio a Washington, continua a generare tensioni, insistendo sui brogli con insistenza maniacale, attore ormai ridicolo e quasi drammatico della sua caduta.

Avversato ormai da una buona parte dei senatori e deputati, destinato, per la sua protervia e la sua indisponenza, a finire qui il suo divenire politico. Di certo non sarà il candidato ufficiale del partito per le prossime elezioni.

E la democrazia USA e non solo, non potrà che trarne un grosso vantaggio.