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Messaggio Da Samael Dom Lug 07, 2019 1:25 pm

Un professore, davanti alla sua classe di filosofia, senza dire parola, prende un barattolo grande e vuoto di maionese e procede a riempirlo con delle palle da golf. Dopo chiede agli studenti se il barattolo è pieno. Gli studenti sono d’accordo e dicono di si. Allora il professore prende una scatola piena di palline di vetro e la versa dentro il barattolo di maionese. Le palline di vetro riempiono gli spazi vuoti tra le palle da golf. Il professore chiede di nuovo agli studenti se il barattolo è pieno e loro rispondono di nuovo di si. 

Il professore prende una scatola di sabbia e la versa dentro il barattolo. Ovviamente la sabbia riempie tutti gli spazi vuoti e il professore chiede ancora se il barattolo è pieno. Anche questa volta gli studenti rispondono con un si unanime. Il professore velocemente aggiunge due tazze di caffé al contenuto del barattolo ed effettivamente riempie tutti gli spazi vuoti tra la sabbia. Allora gli studenti si mettono a ridere. 

Quando la risata finisce il professore dice: “Voglio che vi rendiate conto che questo barattolo rappresenta la vita…Le palle da golf sono le cose importanti come la famiglia, i figli, la salute, gli amici, l’amore, le cose che ci appassionano. Sono cose che, anche se perdessimo tutto e ci restassero solo quelle, le nostre vite sarebbero ancora piene. Le palline di vetro sono le altre cose che ci importano, come il lavoro, la casa, la macchina, ecc. La sabbia è tutto il resto: le piccole cose. Se prima di tutto mettessimo nel barattolo la sabbia, non ci sarebbe posto per le palline di vetro né per le palle da golf. La stessa cosa succede con la vita. Se utilizziamo tutto il nostro tempo ed energia nelle cose piccole, non avremo mai spazio per le cose realmente importanti. Fai attenzione alle cose che sono cruciali per la tua felicità: gioca con tuo figlio, prenditi il tempo per andare anche dal medico, vai con il tuo\la tua partner a cena, pratica i tuoi sport o hobby preferiti. Ci sarà sempre tempo per sistemare casa, per tagliare le erbacce, per riparare le piccole cose… Occupati prima delle palline da golf, delle cose che realmente ti importano. 

Stabilisci le tue priorità: il resto è solo sabbia”. Uno degli studenti alza la mano e chiede cosa rappresenti il caffè. Il professore sorride e dice: “Sono contento che tu mi faccia questa domanda. E’ solo per dimostrarvi che non importa quanto occupata possa sembrare la vostra vita, c’è sempre posto per un paio di tazze di caffé con un amico!”.

Samael

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Messaggio Da tessa Lun Lug 08, 2019 12:13 pm

Bella favoletta, l'avevo già sentita in mille altre salse.
Che si fa se manca la salute ed è morto un caro amico? Come ci si riprende? Che dice lo sciamano?
tessa
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Messaggio Da Lucio Musto Lun Gen 30, 2023 6:55 pm

Io su questa storia ci feci anche altre e diverse considerazioni.
Posso cercarle fra le mie disordinate carte e eventualmente riportarle anche qui?
Naturalmente senza alcuno spirito polemico, solo per vedere la faccenda da un'altra angolazione!
Lucio Musto
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Messaggio Da Verci Mer Feb 01, 2023 1:24 pm

Buongiorno, Lucio Musto e benvenuto in AreaForum. 

Puoi postare quello che vuoi. L'unico limite è quello dettato - molto genericamente - dal buon senso e dal rispetto dell'interlocutore, come specificato nel sottotilolo del forum.

Buon  proseguio, dunque.  Giusto per dirne una... 1326021764
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Giusto per dirne una... Empty L'apologo delle pietre (da un vecchio forum)

Messaggio Da Lucio Musto Mer Feb 01, 2023 5:07 pm

Questo apologo, imsieme ad alcuni altri, tipo "prima l'uovo o la gallina?" o "La parabola del buon samaritano" o l'altra, quella "dei due figli", ritornano spesso sui Forum, per venir di nuovo discusse, sviscerate, approfondite.   Non so perché, ma io, che bazzico sui forum "generalisti" da tanto, periodicamente me le ritrovo davanti.

Di questa in particolare voglio ricordare due occasioni una del 2003 ed una del 2012 - in vesti completamente diverse - 

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Apologo delle pietre (rielaborazione - dal Web)
 
 
Un esperto in time management, tenendo un seminario ad un gruppo di studenti, uso' un'illustrazione che rimase per sempre impressa nelle loro menti.

Per colpire nel segno il suo uditorio di menti eccellenti, propose un quiz, poggiando sulla cattedra di fronte a se' un barattolo di vetro, di quelli solitamente usati per la conserva.
Chinatosi poi sotto la cattedra, tiro' fuori una decina di pietre, di forma irregolare, grandi circa un pugno, e con attenzione, una alla volta, le infilo' nel barattolo.


Quando nessun’altra pietra poteva essere aggiunta nel barattolo, chiese alla classe:


«Il barattolo e' pieno?».


Tutti risposero di si.


«Davvero?».
Si chino' di nuovo sotto il tavolo e tiro' fuori un secchiello di ghiaia.
Verso' la ghiaia agitando leggermente il barattolo, di modo che i sassolini scivolassero negli spazi tra le pietre.


Chiese di nuovo, «Adesso il barattolo e' pieno?».


A questo punto, la classe aveva capito.
 «Probabilmente no» rispose uno.


«Bene» replico' l'insegnante. 
Si chino' sotto il tavolo e prese un secchiello di sabbia, la verso' nel barattolo, occupando ogni interstizio.

Quindi, di nuovo: "Il barattolo e' pieno?".


«No!» rispose in coro la classe.


«Infatti!» riprese l'insegnante, e tirata fuori una brocca d'acqua, la verso' nel barattolo riempiendolo fino all'orlo.


«Quale' la morale della storia?", chiese a questo punto»


Una mano si levo' all'istante:
 
«La morale e', non importa quanto fitta di impegni sia la tua agenda, se lavori sodo ci sara' sempre un buco per aggiungere qualcos'altro!».

"Buona risposta, ma il punto non è questo".


 
-----------------------------------------------------
 
 
2° parte
 
«Una delle verita' che questa illustrazione ci insegna è: se non metti dentro
prima le pietre, non ce le metterai mai.»


Quali sono le "pietre" della tua vita?

 
I tuoi figli, i tuoi cari, il tuo grado di istruzione, i tuoi sogni, una giusta causa.   Insegnare o investire nelle vite di altri, fare altre cose che ami, avere tempo per te stesso, la tua salute, la persona della tua vita….


Ricorda di mettere queste "pietre" prima, altrimenti non entreranno mai.


Se ti esaurisci per le piccole cose (la ghiaia, la sabbia), allora riempirai la tua vita con cose minori che non ti faranno sentire realizzato e non darai mai veramente "quality time" alle cose grandi e importanti (le pietre).

Questa sera, o domani mattina, quando rifletterai su questa storiella, chiediti "Quali sono le 'pietre' nella mia vita?"


Metti nel barattolo prima quelle.
 
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3° parte
 
Nella prima versione che è giunta a me, via E-mail, la terza parte diceva solamente:
 
«Indovina a chi ho pensato»
 
Ma poi, nel giro di un paio di giorni, mi sono arrivate altre versioni dell’apologo con conclusioni diverse.   Divertenti, seriose, pensose.   Tutte belle, tutte interessanti ed intriganti, al punto che ho deciso di scriverne una tutta mia.   Questa:
 
Nell’imbarazzato silenzio seguito alla interpretazione morale della storiella, una sottile, timida signorina seduta nell’ultima fila quasi bisbigliando osservò:
 
«Credo che manchi ancora qualcosa: dopo la sabbia avremmo potuto mettere della cipria e poi qualcosa di ancora più impalpabile… perché ha versato invece dell’acqua, che è andata a riempire anche il più piccolo interstizio in qualche modo “concludendo” così il processo di riempimento? … Quale ulteriore insegnamento dobbiamo trarre dalla dimostrazione?»
 
«Mi compiaccio per l’acutezza con cui ha seguito il mio discorso - riprese l’oratore - ed in effetti possiamo leggervi un altro precetto, il più importante.
Ricordiamoci che un bicchiere d’acqua, e quindi ogni altra esigenza primaria, non va mai negata, troverà posto nel nostro essere e sarà la cosa capace di riempirci compiutamente.”
 
28 marzo 2003
 
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conclusione
 
Mi manca ancora qualcosa nella morale della storia delle pietre e della boccia di vetro, ed allora chiedo:
 
«Ma cosa dobbiamo intendere per “bisogno primario”? - qual è una definizione che vada bene sempre, e per tutti?»
 
Il vecchio saggio sorride sornione e dopo un attimo mi fa:
 
«Non c’è una definizione universale, e non c’è nemmeno modo di sapere a priori quale sia il bisogno primario del prossimo che ci sta davanti.   E per di più, probabilmente quello che è sentito come bisogno primario per uno, non lo è affatto per un altro.   Per cui, volendo veramente essere vicini al nostro prossimo, come già da altri è stato detto, non ci resta che “farci tutto a tutti per soddisfarne almeno qualcuno»[url=file:///D:/Documents/A - FASC TUTTO/FASCICOLI tutto/FASC 05 - %23 T Iperboli.doc#_ftn1][1][/url]
 
 
Lucio Musto                                    30 marzo 2003            




[url=file:///D:/Documents/A - FASC TUTTO/FASCICOLI tutto/FASC 05 - %23 T Iperboli.doc#_ftnref1][1][/url][1] “… mi sono fatto debole con i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto a tutti per salvarne in ogni modo alcuni… “ (1Cor 9,22)




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A proposito dell’apologo delle pietre


     Miss Loryn
 
Quali sono le "pietre" della mia vita?
Mi sono fermata a riflettere su questa tua domanda.
 La laurea? Per ora ne ho messe ancora poche...



Le "pietre" della propria vita sono le cose importanti, quelle che consideri "vitali", quelle per le quali oggi (mica necessariamente tutta l’esistenza!... il nostro riempire il barattolo è quotidiano) daresti la vita, quelle alle quali assolutamente non rinunzieresti.
 
Vero quello che dici, non sempre quelle grosse pietre da mettere per prima le vedi chiaramente, o le hai sottomano.
A tutti capita di essere avvilito, talvolta.
A qualcuno capita di non averne mai avuta una di pietra grossa, nella vita.
Più sono grosse, e più sono faticose da sollevare.
 
Conoscevo uno per il quale la pietra più grossa era un fiasco di vino.
Chianti, se possibile, ma in mancanza, di qualunque altra roba rossa purché alcolica.
 
Ce ne sono tanti, troppi purtroppo, che di pietre grosse ne avrebbero da mettere, sparse tutte intorno a se, e le vedono chiaramente....
Ma non trovano la spinta per tirarle su e farne parte della propria vita.
Sono gli ignavi; ed è per loro, che io piango.

 
Lucio Musto 18 dicembre 2012 
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