I sondaggi demoscopici.
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I sondaggi demoscopici.
Ormai da anni siamo assuefatti ad una serie interminabile di sondaggi: può capitare, a volte spesso, che non ci si riconosca, non solo noi stessi, ma anche sulla base dei nostri conoscenti, amici, parenti con i risultati che ci vengono propinati.
Ricordo che c'è stata una legge che obbliga gli istituti (o sono aziende con il fine ultimo di un utile?) a diffondere i dati sulla base dei quali sono "emessi" i risultati. E ricordo che un sondaggio effettuato con il metodo cati parlava di 6.300 telefonate effettuate e di 1.100 risposte utili a rappresentare sia geograficamente sia sotto il profilo sociale l'intero paese.
Ora sia ben chiaro che non possiedo alcun pezzo di carta che attesti una laurea, tanto meno in statistica o sociologia, eppure tutto questo mi "puzza".
Che sia il lato "gomblottista" che si annida in un angolo del mio animus?
Per quel poco che conosco dei sondaggi VERI le domande non devono mai essere dirette, ed il risultato deve essere estrapolato da domande indirette e circostanziali riguardanti l'oggetto del sondaggio: ma un sondaggio di questa natura richiede intervistatori esperti, a livello di psicologia, e un tempo minimo, a mio parere di una decina di minuti, soltanto per eliminare le risposte fasulle date perchè l'intervistato sceglie di prendere per il culo l'intervistatore.
Senza dimenticare l'elevata percentuale di persone che rifiutano, per scelta propria, di rispondere.
Ed allora il mio cervellino, purtroppo i freni funzionano male, prosegue e si domanda: quanto costerebbe un sondaggio effettuato davvero secondo metodi scientifici attendibili?
Mi sorge il dubbio che questa mania non sia altro che uno dei tanti aspetti di "moda" in questa epoca.
Perchè alla fine sono più attendibili i risultati di una campagna pubblicitaria di un prodotto: se dopo la campagna le vendite aumentano significa che è stata buona, altrimenti che sono stati soldi buttati al vento.
Ricordo che c'è stata una legge che obbliga gli istituti (o sono aziende con il fine ultimo di un utile?) a diffondere i dati sulla base dei quali sono "emessi" i risultati. E ricordo che un sondaggio effettuato con il metodo cati parlava di 6.300 telefonate effettuate e di 1.100 risposte utili a rappresentare sia geograficamente sia sotto il profilo sociale l'intero paese.
Ora sia ben chiaro che non possiedo alcun pezzo di carta che attesti una laurea, tanto meno in statistica o sociologia, eppure tutto questo mi "puzza".
Che sia il lato "gomblottista" che si annida in un angolo del mio animus?
Per quel poco che conosco dei sondaggi VERI le domande non devono mai essere dirette, ed il risultato deve essere estrapolato da domande indirette e circostanziali riguardanti l'oggetto del sondaggio: ma un sondaggio di questa natura richiede intervistatori esperti, a livello di psicologia, e un tempo minimo, a mio parere di una decina di minuti, soltanto per eliminare le risposte fasulle date perchè l'intervistato sceglie di prendere per il culo l'intervistatore.
Senza dimenticare l'elevata percentuale di persone che rifiutano, per scelta propria, di rispondere.
Ed allora il mio cervellino, purtroppo i freni funzionano male, prosegue e si domanda: quanto costerebbe un sondaggio effettuato davvero secondo metodi scientifici attendibili?
Mi sorge il dubbio che questa mania non sia altro che uno dei tanti aspetti di "moda" in questa epoca.
Perchè alla fine sono più attendibili i risultati di una campagna pubblicitaria di un prodotto: se dopo la campagna le vendite aumentano significa che è stata buona, altrimenti che sono stati soldi buttati al vento.
animalo- Messaggi : 238
Data d'iscrizione : 31.07.13
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