Zeus, il padre degli Dei e degli uomini.
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Zeus, il padre degli Dei e degli uomini.

Primo tra gli dei era l'imponente, altero Zeus. Dal suo palazzo sull'Olimpo, governava il mondo e imponeva il suo volere a dei e mortali.
Dio per eccellenza del cielo, come testimoniano molti dei suoi appellativi, Zeus era responsabile di tutte le variazioni del tempo.

Lui mandava sulla terra la pioggia, la grandine, la neve, il fulmine, e a volte erano presagi buoni e a volte cattivi.
I suoi simboli sono la folgore e l'aquila


Gli uomini invocavano Zeus in moltissimi casi. Così come Zeus Erkeion (erkos=recinto) proteggeva la casa ed il suo recinto. Sul suo altare, che si trovava nel cortile, offriva sacrifici il capo della famiglia.
Ma anche gli stranieri, i poveri ed i fuggitivi si trovavano sotto la sua protezione, perciò era chiamato anche Zeus Xenios, Ikesios, Fyxios.
Ammirevole era anche la giustizia di Zeus. A lui si rivolgevano gli dei quando avevano qualche divergenza tra di loro

Zeus con il suo giudizio infallibile risolveva sempre le divergenze. In un modo o nell'altro.
Per quanto concerne la sua vita familiare sembra fosse molto agitata.
Alcuni dicono che sua prima moglie fosse

In seguito si dice che si fosse accoppiato con una delle figlie di Oceano, Meti

Quando, però, il nostro Zeus apprese che Meti avrebbe generato una figlia e dopo un figlio che gli avrebbe potuto togliere il potere, trasformatala in una mosca la ingoiò. Meti, nondimeno, aveva già in grembo Atena

che nove mesi dopo balzò fuori tutta armata ( che Atena non era una tranquilla "farina da far ostie", come si dice...) dalla testa di suo padre. Che mal di testa, povero Zeus... meno male che come ostetrico ( con scure ) c'era Efesto.
Un'altra tradizione riporta come prima moglie di Zeus,

l'Oceanide Dione, che gli diede una figlia, Afrodite ( ma di questa bellezza vi ho già detto la scorsa settimana).
Comunque, moglie legittima ed eterna di Zeus era ritenuta sua sorella Era,

Loro figli furono Ares, Efesto, Ebe, la dea della dolce giovinezza, ed Ilizia, che proteggeva le donne partorienti.
La vita della coppia divina assomigliava a quella di una mortale famiglia patriarcale. Litigi e collere non mancavano, malgrado ciò ogni sera Zeus ed Era si infilavano sotto le candide lenzuola

Ma le avventure amorose del nostro Dio Zeus sono innumerevoli.
Il padre degli dei e degli uomini amò molte dee, da cui ebbe figli famosi, come Artemide, Apollo ed Ermes.
Con Mnemosine, figlia di Urano e della Terra ( ma non ci aveva fatto l'amore pure con questa?


Nelle feste che si svolgevano sull'Olimpo, le Muse accompagnavano con il loro canto il divino suono della cetra di Apollo, sotto lo sguardo orgoglioso del loro padre.
La danza era guidata dalle tre Cariti, Eufrosine, Talia e Aglaia, anch'esse figlie di Zeus e dell'Oceanide Eurinome.
Coppiere era Ganimede, principe di Troia, di cui Zeus si era innamorato (ritorno sul regime molto liberale di quei tempi) ed aveva preso con sé sull'Olimpo.
Dall'amore di Zeus con la Titanide Temi, dea della Giustizia, nacquero le tre Moire

Loro sorelle erano le tre Ore, Eunomia, Diche ed Irene, divinità benevole che aprivano e chiudevano le porte del cielo. Erano loro che, mentre facevano scorrere il tempo, portavano agli uomini i beni delle loro fatiche.
Innumerevoli furono anche le mortali che suscitarono la passione (infinita) del Re degli dei, tra esse Alcmena, che gli diede un figlio, Eracle; Danae madre di Perseo (quello della Medusa...); Egina, madre di Eaco. Tutti personaggi illustri.
La smisurata attività erotica (ritorno a quello che ho detto sopra circa lo scop***)ha una spiegazione logica. I sovrani dell'età arcaica sostenevano che erano discendenti di Zeus. All'inizio del loro albero genealogico si trova sempre una giovane nobile mortale che con la sua bellezza aveva provocato il dio ed era divenuta sua.
Questo dunque era il vero motivo per cui si tramandava che Zeus avesse tante amanti mortali.
Per avvicinarsi alle graziose giovani che desiderava, Zeus si serviva di vari artefizi.
Nel caso di Europa, la

Ad un certo punto salì sulla sua groppa ed allora il toro iniziò a correre sul mare (tanto era Zeus) e arrivò sino a Creta, dove si fermarono per dar sfogo ai loro istinti.
Europa era destinata a dare a Zeus tre figli, Minosse, Sarpedone e Radamanto e a dare il suo nome ad un intero Continente, il nostro.
Qui con Zeus, per oggi ho finito, ma volevo postarvi una curiosità circa le tre Moire.
In parole povere le tre, rappresentavano la personificazione del destino, di quanto era "scritto" che sarebbe accaduto ad ogni uomo.
Fino a che punto gli dei potessero intervenire e cambiare le loro decisioni è una problematica che occupò nell'antichità poeti e filosofi.
Esiodo riporta che Zeus aveva concesso un grandissimo potere alle Moire.
Durante la guerra di Troia, vedendo che uno dei suoi amati figli, Sarpedone stava combattendo con Patroclo ( l' "amico" di Achille), pensò di salvarlo malgrado le Moire ne avessero stabilito la morte.
Ma a nulla valse il suo aiuto perchè troppo grande era il potere che aveva dato ad Atropo, la quale recise il filo della vita di Sarpedone che sebbene magnifico eroe cadde a terra morto, trafitto dalla lama dell'avversario.
Il grande dio si disperò e quel giorno pianse con lacrime di sangue.
Samael- Messaggi : 489
Data d'iscrizione : 30.08.18

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