Droni e Libia
2 partecipanti
Scrivi la tua opinione nel rispetto del tuo interlocutore :: Area della discussione politico-sociale :: Politica ed attualità in Italia
Pagina 1 di 1
Droni e Libia
Ho dato un'occhiata rapida alla stampa on-line e ho letto diverse bestialità sulla faccenda di cui si parla in questi giorni dell'ipotesi di usare degli UCAV (droni armati da combattimento) per colpire le navi degli scafisti in Libia, prima che siano riempite e partano. Secondo la vulgata che mi sembra prevalere l'Italia non avrebbe la tecnologia per armare i suoi URAV (droni da ricognizione, che possono anche essere dotati di capacità secondarie di attacco al suolo) d'importazione USA e starebbe aspettando il consenso USA per fornirgliela, per cui non sarebbe possibile alcuna azione armata in Libia.
Come da tradizione di tratta del solito mucchio di caxxxte: per voi amici di questo stupendo forum ormai quasi deserto ecco una spiegazione sintetica della situazione reale:
- L'Italia di per sè ha la tecnologia per armare i droni (e anche per produrseli da sola, cosa che escludendo alcuni prototipi come ad esempio questo non fa, per motivi che non mi dilungo a spiegare) ma sviluppare un sistema apposito partendo da zero avrebbe costi ingiustificati per il numero di velivoli che abbiamo. Quindi è logico che bisognerebbe importare le modifiche già sviluppate in USA per gli stessi droni, che però sono soggette alle eventuali restrizioni sull'esportazione di tecnologia statunitense (uno degli svantaggi di importare le armi). In ogni caso tutta l'operazione di modifica dei nostri URAV richiederebbe mesi.
- E' possibile lo stesso colpire i cosiddetti "barconi", noleggiando degli UCAV o meglio ancora con unità speciali di terra oppure con navi da guerra che incrocino presso la costa, ma in ogni caso facendo VID (identificazioni visive) dei bersagli e non agendo solo con mezzi telecomandati. Tutto dipende da come si decide esattamente di procedere e quanto si vuole spendere per mettere in piedi l'apparato.
- Questa storia della mancanza di URAV di alta categoria di produzione europea è una delle tante dimostrazioni di quanto ci costa la disunità politica, e di riflesso anche militare, europea: se a qualcuno interessa sapere come siamo arrivati a lasciare questo settore in mano ad USA e altri ne possiamo parlare. Sappiate comunque che non è certo la tecnologia che manca: noi europei ci stiamo concentrando sugli UCAV, sperando che le cose non vadano a finire allo stesso modo che per i droni da ricognizione.
http://www.aleniaaermacchi.it/documents/8005615/15857216/original_03_nEUROn_g.jpg
Come da tradizione di tratta del solito mucchio di caxxxte: per voi amici di questo stupendo forum ormai quasi deserto ecco una spiegazione sintetica della situazione reale:
- L'Italia di per sè ha la tecnologia per armare i droni (e anche per produrseli da sola, cosa che escludendo alcuni prototipi come ad esempio questo non fa, per motivi che non mi dilungo a spiegare) ma sviluppare un sistema apposito partendo da zero avrebbe costi ingiustificati per il numero di velivoli che abbiamo. Quindi è logico che bisognerebbe importare le modifiche già sviluppate in USA per gli stessi droni, che però sono soggette alle eventuali restrizioni sull'esportazione di tecnologia statunitense (uno degli svantaggi di importare le armi). In ogni caso tutta l'operazione di modifica dei nostri URAV richiederebbe mesi.
- E' possibile lo stesso colpire i cosiddetti "barconi", noleggiando degli UCAV o meglio ancora con unità speciali di terra oppure con navi da guerra che incrocino presso la costa, ma in ogni caso facendo VID (identificazioni visive) dei bersagli e non agendo solo con mezzi telecomandati. Tutto dipende da come si decide esattamente di procedere e quanto si vuole spendere per mettere in piedi l'apparato.
- Questa storia della mancanza di URAV di alta categoria di produzione europea è una delle tante dimostrazioni di quanto ci costa la disunità politica, e di riflesso anche militare, europea: se a qualcuno interessa sapere come siamo arrivati a lasciare questo settore in mano ad USA e altri ne possiamo parlare. Sappiate comunque che non è certo la tecnologia che manca: noi europei ci stiamo concentrando sugli UCAV, sperando che le cose non vadano a finire allo stesso modo che per i droni da ricognizione.
http://www.aleniaaermacchi.it/documents/8005615/15857216/original_03_nEUROn_g.jpg
ART-- Messaggi : 547
Data d'iscrizione : 08.09.13
Re: Droni e Libia
Grazie Art, vieni a trovarci e tienici informati, io non ho mai preso un aereo in vita mia , ho paura di volare.
Rossoverde- Messaggi : 465
Data d'iscrizione : 31.07.13
Scrivi la tua opinione nel rispetto del tuo interlocutore :: Area della discussione politico-sociale :: Politica ed attualità in Italia
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.