Cittadinanza agli stranieri, la Camera approva la nuova legge. Ora Senato
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Cittadinanza agli stranieri, la Camera approva la nuova legge. Ora Senato
Cittadinanza agli stranieri, la Camera approva la nuova legge. Ora Senato.
Dallo «ius sanguinis» allo «ius soli» (sia pur temperato) e allo «ius culturae». La Camera ha approvato il provvedimento che riconosce la cittadinanza ai minori nati in Italia da genitori stranieri almeno uno dei quali con un permesso di soggiorno «di lungo periodo». Il testo passa ora all’esame del Senato. Il disegno di legge è passato con 310 voti a favore e 66 contrari, 83 gli astenuti. Proteste in Aula da parte dei deputati della Lega, che a più riprese hanno urlato «vergogna» ed esposto cartelli con scritto «La cittadinanza non si regala». La legge, fortemente voluta dal premier Matteo Renzi, introduce anche una fattispecie di acquisto della cittadinanza in seguito ad un percorso scolastico, il cosiddetto «ius culturae». Al voto finale si sono astenuti i deputati del Movimento 5 Stelle che hanno definito il ddl una «legge vuota», mentre contro il testo hanno votato i parlamentari di Lega Nord, Fratelli d’Italia e parte di Forza Italia: ha votato sì Renata Polverini «perché convinta sia arrivato il momento che l’Italia, attraverso il Parlamento, mostri il suo volto migliore a coloro che sono fuori dall’aula ed in particolare ai bambini».
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Approvato il ddl con 310 sì, 66 no e 83 astenuti. «Ius soli» e «ius culturae»: le novità. Il testo passa al Senato. Proteste in Aula della Lega. Il premier esulta: «L’Italia cambia».
Dallo «ius sanguinis» allo «ius soli» (sia pur temperato) e allo «ius culturae». La Camera ha approvato il provvedimento che riconosce la cittadinanza ai minori nati in Italia da genitori stranieri almeno uno dei quali con un permesso di soggiorno «di lungo periodo». Il testo passa ora all’esame del Senato. Il disegno di legge è passato con 310 voti a favore e 66 contrari, 83 gli astenuti. Proteste in Aula da parte dei deputati della Lega, che a più riprese hanno urlato «vergogna» ed esposto cartelli con scritto «La cittadinanza non si regala». La legge, fortemente voluta dal premier Matteo Renzi, introduce anche una fattispecie di acquisto della cittadinanza in seguito ad un percorso scolastico, il cosiddetto «ius culturae». Al voto finale si sono astenuti i deputati del Movimento 5 Stelle che hanno definito il ddl una «legge vuota», mentre contro il testo hanno votato i parlamentari di Lega Nord, Fratelli d’Italia e parte di Forza Italia: ha votato sì Renata Polverini «perché convinta sia arrivato il momento che l’Italia, attraverso il Parlamento, mostri il suo volto migliore a coloro che sono fuori dall’aula ed in particolare ai bambini».
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