L'ASPARAGO,una verdura prodigiosa.

La primavera ci porta una notevole quantità di verdure selvatiche le quali hanno nutrito intere generazioni di contadini poveri.Erbe selvatiche dal gusto sublime e con accattivanti nomi dialettali: rraricedda ( rapano minore),sanacciola,amareddi,vurrani, crescono spontanee ed hanno alimentato per secoli le popolazioni etnee.Tra tutte le erbe selvatiche si distingue particolarmente l'Asparago  selvatico,che nasce spontaneo fra rovi,vigne e nel sottobosco.Gli amatori distinguono due varietà,il tenuifolius dal colore verde nerastro  e l'acutifolius,dal colore verde pastello,entrambi con lo stesso sapore,amarognolo.L'asparago appartiene al gruppo dei cibi SIMPATETICI la cui forma rappresenta o simboleggia il SESSO MASCHILE,per questo fu considerato un afrodisiaco,soprattutto nel mondo arabo.D'altra parte il nome greco aiuta il concetto: spargào significa essere turgido,gonfio e i greci lo abbinavano con erminòs col significato di voglioso.Era credenza popolare che l'asparago crescesse dalle corna di ariete spezzettate e messe sottoterra per cui gli antichi greci,per averli più grossi,spargevano sulle asparagiaie polveri di corna di ariete.Nei prossimi giorni Vi posterò qualche ricetta realizzata con l'asparago.

Caro Freg, l'argomento è entusiasmante, perchè gli asparagi, selvatici e non (ricordo che Bassano del Grappa è zona di produzione DOCG), mi hanno sempre entusiasmato, in tutte le salse. Parteciperò anch'io alla celebrazione dell'asparago, quando avrò un po' di tempo in più e se la cosa non ti dispiacerà.

 

Verci ha scritto:Caro Freg, l'argomento è entusiasmante, perchè gli asparagi, selvatici e non (ricordo che Bassano del Grappa è zona di produzione DOCG), mi hanno sempre entusiasmato, in tutte le salse. Parteciperò anch'io alla celebrazione dell'asparago, quando avrò un po' di tempo in più e se la cosa non ti dispiacerà.

 

ma certamente,ci mancherebbe.Ecco una ricetta ,sicilinianissima e prelevata da un ricettario che risale a 150 anni fa,dal titolo sparaci co patuallu,ossia asparagi all'aroma di arancia.Si fanno bollire 3 cucchiai di aceto;appena  tiepido si mette in una terrina assieme a 5 cucchiai di burro,2 tuorli d'uovo,.sale e pepe.Si sbatte con la forchetta fino ad avere un composto cremoso,che si passa in un tegame per la cottura a bagnomaria.Intanto si fanno lessare a parte  ed in poca acqua,500 grammi di asparagi ( tagliati lunghi il più possibile) ,per dieci minuti   a partire dal bollore:quindi si sgocciolano e si immergono  nella salsa  posta  a bagnomaria non appena questa inizia a sobbollire: si toglie dal fuoco,ed infine si uniscono 4 cucchiai di succo d'arancia  con un poco di  di buccia grattugiata.Mescolare ancora e servire.