Breve ma significativo articoletto di Gad Lerner [mar 12.08.2014]

E’ bastata la calura d’agosto per disciogliere l’europeismo di Matteo Renzi?
MARTEDÌ, 12 AGOSTO 2014
SCRITTO DA
Gad Lerner

Mi scuso per le quarantotto ore di interruzione d’attività del blog, dovute a problemi di connessione intervenuti nel mentre Andrea Mollica si gode le meritatissime vacanze.
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Nel frattempo il fatto politico più rilevante, a mio parere, è l’inconsulta reazione di stampo nazionalista opposta dal premier Renzi al governatore della Bce, Mario Draghi che aveva proposto di coordinare a livello Ue le riforme strutturali dei paesi aderenti in difficoltà. Renzi ha replicato sostenendo che tali scelte devono restare prerogativa degli Stati nazionali. Aggiungendo qualche battuta colorita del tipo: “Decido io, non la Troika”.

Una sortita buona per stuzzicare l’orgoglio patriottico, forse. Ma anche un deciso passo indietro rispetto ai propositi di maggiore integrazione europea con cui si era presentato all’appuntamento elettorale del 25 maggio scorso. Si badi: un conto è criticare la pretesa di ottuse politiche di bilancio fondate sulla mera riproposizione dell’austerità. 

Ben altra faccenda è sostenere che la politica economica deve restare assoggettata alla sovranità degli Stati nazionali, che da soli non andranno da nessuna parte. In altre parole, contestare a viso aperto la linea di Draghi (o della Merkel) è legittimo, anzi, necessario. Ma invocare meno Europa, anzichè più Europa, a me pare una scivolata irresponsabile.
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Fonte: Sito di Gad Lerner, 12.08.2014
http://www.gadlerner.it/2014/08/12/e-bastata-la-calura-dagosto-per-disciogliere-leuropeismo-di-matteo-renzi#comment-2052911
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Ciao a tutti.

Francamente Draghi mi sembra l'ultima persona contro cui è sensato scagliarsi, visto che lui stesso ha fatto di tutto per aggirare le regole assurde tanto care al governo Merkel e ai falchi della Bundesbank che impedivano alla BCE d'intervenire come fanno tutte le banche centrali.

Semmai è sensato criticare proprio la Merkel, uno dei principali responsabili del disastro attuale... ma vedo che il nostro Matteo preferisce urlare slogan elettorali.