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Perché in Italia nulla sarà come prima…

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Perché in Italia nulla sarà come prima… Empty Perché in Italia nulla sarà come prima…

Messaggio Da novaragiacomo Mer Gen 29, 2014 6:03 pm

La situazione economica in Italia non dà nessun segno di reale miglioramento, la crisi continua a colpire pesantemente, infatti le aziende seguitano a chiudere, la disoccupazione è incrementata, persiste la contrazione dei consumi a causa della caduta della spesa delle famiglie e la povertà assoluta è aumentata. Ma nonostante tutto ciò la classe politica italiana continua ad occuparsi di problemi di poca importanza e che distraggono la popolazione.
Il governo Letta viene accusato di immobilismo per la totale assenza di provvedimenti economico-strutturali. Un Esecutivo che tira a campare. Ma in realtà mantiene lo status quo realizzato dal Governo Monti.
Il controllo sociale sulla popolazione italiana, che nonostante le chiare mancanze del governo continua a non ribellarsi, sta funzionando. Ecco cosa sta accadendo e perché la situazione non cambierà.
La maggior parte della popolazione italiana non conosce a fondo le decisioni che la riguardano prese dalle élites politiche ed economiche internazionali.
La crisi economica è stata creata per far accettare come un male ineluttabile l’abbattimento dei diritti sociali. Gli italiani sono ormai educati alla rassegnazione ed alla accettazione del fatto che siamo in crisi e così un reale miglioramento della propria situazione viene vista come una chimera.
I telegiornali ed i quotidiani nazionali continuano a parlare della crisi economica come sempre più difficile da risolvere, e allo stesso tempo viene fatto credere che quello che accade non si può evitare e che in fondo la colpa non è di nessuno. Di conseguenza, invece che ribellarsi, la popolazione continua a cadere in una condizione di repressione psicologica che porta all’inibizione a reagire. Infatti vengono instillate nella popolazione paure e incertezze che inducono a comportamenti depressivi. “Non bisogna spendere perché la crisi non è finita e non si sa quando finirà.” Cosi facendo non circola il denaro, le aziende non vendono, di conseguenza vengono licenziate le persone, diminuisce il reddito delle famiglie ed aumenta la povertà generale. E’ un circolo vizioso.
Viene fatto credere che i giovani sono meglio degli anziani e per risolvere i problemi bisogna rottamare la vecchia politica.
Il nuovo che avanza, Matteo Renzi, eletto segretario del Partito Democratico dalle primarie dello scorso dicembre, in realtà non farà nulla per cambiare la situazione, infatti le politiche repressive dell’Unione Europea non vengono realmente messe in discussione nemmeno dal nuovo leader del PD. Renzi non a caso continua a ripetere che il Governo Letta deve andare avanti ma a patto che faccia le riforme… Ma quali riforme? Il Jobs Act? Che prevede il  Contratto di inserimento a tempo indeterminato a tutele crescenti, facendo così credere che con meno diritti si assumerebbe di più. L’abolizione delle provincie? Abolizione del Senato? Renzi finge di contrastare il governo Letta  per garantirsi il consenso popolare indispensabile per succedere all’attuale presidente del Consiglio ma proseguirà con le stesse politiche di austerità. E tutto questo sotto la regia del burattinaio Giorgio Napolitano....



http://conoscererendeliberi.wordpress.com/2014/01/29/perche-in-italia-nulla-sara-come-prima/

novaragiacomo

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Messaggio Da Erasmus Mer Gen 29, 2014 7:31 pm

Benvenuto, novaragiacomo, in AreaForum.
[Ero andato a vedere per altri motivi l'elenco degli utenti ed ho visto per caso il tuo username vicino al mio (forse perché avevamo 'postato' entrambi da poco ... e quell'elenco non è in ordine alfabetico; e non ho mai capito davvero in che ordine ci viene presentato.
Ho visto che sei iscritto dal 13 gennaio e hai "postato" 16 messaggi.]

Vedo che anche tu ti interessi alla situazione italiana come se ancora le cose buone o cattive che si possono fare per cambiare la situazione dipendessero sostanzialmente da scelte politiche   dei leader nostrani indipendentemente dai legami non solo giuridici ma effettivi ed ineluttabili data la globalizzazione (che avanza comunque, mica spettando l'autorizzazione governativa). 
E secondo te, i condizionamenti sulla politica italiana si ridurrebbero alle "politiche repressive" dell'Unione Europea!
Dunque, la mancata rivoluzione di questi fessi di Italiani, ormai in preda alla rassegnazione, sarebbe quella contro l'Unione Europea le cui politiche sono, secondo te, repressive.
E manco ti chiedi chi ci sta dietro questo nome. Vedo invece che parlando di governo italiano, nomini Letta e ci dici che in fondo non fa un tubo e si limita a mantenere il regime messo in piedi da Monti; e nomi Renzi che, secondo te, fa solo finta di criticare il governo Letta. E infine nomini Napolitano che, secondo yte, sarebbe il burattinaio (ossia: gli altri politici, o almeno quelli più in vista mediaticamente, sarebbero burattini manovrati dal burattinaio Napolitano.
Adesso, però, mi devi spiegare perché se parli di "Italia" sai chi incolpare (a torto a a ragione non ha importanza) chiamando per nome le persone fisiche che incarnano le istituzioni del nostro stato, mentre ti limiti al generico "Unione Europea", le cui colpe sono enormi se riesce a far accettare le sue "politiche repressive" senza che i nostri (Monti, Letta, Renzi, nonché il "burattinaio" Napolitano) abbiano qualcosa da ridire!
Tu ed ioi non ci conosciamo fino ad ora. Allora dico anche a te quello che ho detto e stra-rdetto per anni. «I fantasmi del castello non esistono, caro mio!». Se qualcosa di imperativo ci viene dall'UE (incoraggiante o invece – secomndo il tuo parere – repressivo) ci viene da istituzioni che sono pure incarnate da persone fisiche!
Si dà il caso – ma chissà perché a tenerne conto, almeno sul piano logico, siamo così in poichi! – si dà il caso che l'istituzione davvero sovrana in Unione Europea sia il "Consiglio", ossia la congrega di rappresentanti dei singoli governi nazionali. Il "Consiglio" è "sovrano" [nel solo lambito dei trattati ratificati, of course]. Oddio: è sovrano nel senso che, formalmente, "non riconosce autorità al dsi sopra della propria" (nemmeno quella del Parlamento Europeo, alla faccia della democrazia). Ma è sovrano di decidere quasi niente o magari un bel pateracchio confuso e inconcludente, dato che i suoi singoli membri (i capi dei governi nazionale o i loro ministri), sempre nel rispetto della "sovranità", mantengono il diritto di veto su tutte le questioni importanti. E' già difficile che una trentina di teste indipendenti siano tutte sempre in buona fede e alla ricerca del bene dei cittadini di cui pretendono d'essere rappresentanti (benché mai eletti a tale scopo). Ma anche supposto che siano tutti onesti, capaci, ecc. ecc. è estremamente improbabile (proprio perché rappresentanti di governi eletti in patria con campagne che vertono su be altri argomenti) che siano unanimemente d'accordo sulle questioni importanti! Anzi: la cosa è data per scontata a priori, dato che certe questioni (come la politica estera, la difesa, la politica macro-economica, ecc.) in Consiglio nemmeno figurano mai all'ordine del giorno!
Insomma: i veri autori delle "politiche [repressive o no] dell'Unione Europea" sono gli stessi personaggi della "casta" ben appollaiata nei singoli stati e che si guarda bene dal mettere in discussione  la "sovranità" degli stati nazionali, anche se è sovranità fasulla nella sostanza, perché significa  (per gli adepti della "casta") uno status di privilegio. Loro (tutti democratici) pure "uguali"; però "più uguali" degli altri! Perché in Italia nulla sarà come prima… 1112820856

Bene: continuate così!
In fondo hai ragione. 
Gli Italiani (ma non solo: diciamo pure la maggioranza dei cittadini della maggio parte degli stati membri dell'UE) sono dei rassegnati, incapaci di darsi una mossa in direzione di quello che serve.
E tu stesso, dopo aver criticato l'immobilismo di Letta, l'arrivismo di Renzi, le doti di manipolatore della politica di napolitano, le (secondo te) indiscusse collusioni di Monti col mondo dei "poteri forti" (che tu non nomini ma fai nenire alla mente lo stesso, ... dicendolo "tra le righe"), che proponi di fare? 
Mi pare che in fondo non proponi un tubo!

Adesso chiudo, e chiedo scusa delle lungaggini.
Se vuoi sèpere di più su come la penso io da un'occhiata a quel che scrivo sul forum "Unione Europea".

Ciao ciao

Ciao a tutti

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Messaggio Da novaragiacomo Mer Gen 29, 2014 8:02 pm

Erasmus ha scritto:Benvenuto, novaragiacomo, in AreaForum.
[Ero andato a vedere per altri motivi l'elenco degli utenti ed ho visto per caso il tuo username vicino al mio (forse perché avevamo 'postato' entrambi da poco ... e quell'elenco non è in ordine alfabetico; e non ho mai capito davvero in che ordine ci viene presentato.
Ho visto che sei iscritto dal 13 gennaio e hai "postato" 16 messaggi.]

Vedo che anche tu ti interessi alla situazione italiana come se ancora le cose buone o cattive che si possono fare per cambiare la situazione dipendessero sostanzialmente da scelte politiche   dei leader nostrani indipendentemente dai legami non solo giuridici ma effettivi ed ineluttabili data la globalizzazione (che avanza comunque, mica spettando l'autorizzazione governativa). 
E secondo te, i condizionamenti sulla politica italiana si ridurrebbero alle "politiche repressive" dell'Unione Europea!
Dunque, la mancata rivoluzione di questi fessi di Italiani, ormai in preda alla rassegnazione, sarebbe quella contro l'Unione Europea le cui politiche sono, secondo te, repressive.
E manco ti chiedi chi ci sta dietro questo nome. Vedo invece che parlando di governo italiano, nomini Letta e ci dici che in fondo non fa un tubo e si limita a mantenere il regime messo in piedi da Monti; e nomi Renzi che, secondo te, fa solo finta di criticare il governo Letta. E infine nomini Napolitano che, secondo yte, sarebbe il burattinaio (ossia: gli altri politici, o almeno quelli più in vista mediaticamente, sarebbero burattini manovrati dal burattinaio Napolitano.
Adesso, però, mi devi spiegare perché se parli di "Italia" sai chi incolpare (a torto a a ragione non ha importanza) chiamando per nome le persone fisiche che incarnano le istituzioni del nostro stato, mentre ti limiti al generico "Unione Europea", le cui colpe sono enormi se riesce a far accettare le sue "politiche repressive" senza che i nostri (Monti, Letta, Renzi, nonché il "burattinaio" Napolitano) abbiano qualcosa da ridire!
Tu ed ioi non ci conosciamo fino ad ora. Allora dico anche a te quello che ho detto e stra-rdetto per anni. «I fantasmi del castello non esistono, caro mio!». Se qualcosa di imperativo ci viene dall'UE (incoraggiante o invece – secomndo il tuo parere – repressivo) ci viene da istituzioni che sono pure incarnate da persone fisiche!
Si dà il caso – ma chissà perché a tenerne conto, almeno sul piano logico, siamo così in poichi! – si dà il caso che l'istituzione davvero sovrana in Unione Europea sia il "Consiglio", ossia la congrega di rappresentanti dei singoli governi nazionali. Il "Consiglio" è "sovrano" [nel solo lambito dei trattati ratificati, of course]. Oddio: è sovrano nel senso che, formalmente, "non riconosce autorità al dsi sopra della propria" (nemmeno quella del Parlamento Europeo, alla faccia della democrazia). Ma è sovrano di decidere quasi niente o magari un bel pateracchio confuso e inconcludente, dato che i suoi singoli membri (i capi dei governi nazionale o i loro ministri), sempre nel rispetto della "sovranità", mantengono il diritto di veto su tutte le questioni importanti. E' già difficile che una trentina di teste indipendenti siano tutte sempre in buona fede e alla ricerca del bene dei cittadini di cui pretendono d'essere rappresentanti (benché mai eletti a tale scopo). Ma anche supposto che siano tutti onesti, capaci, ecc. ecc. è estremamente improbabile (proprio perché rappresentanti di governi eletti in patria con campagne che vertono su be altri argomenti) che siano unanimemente d'accordo sulle questioni importanti! Anzi: la cosa è data per scontata a priori, dato che certe questioni (come la politica estera, la difesa, la politica macro-economica, ecc.) in Consiglio nemmeno figurano mai all'ordine del giorno!
Insomma: i veri autori delle "politiche [repressive o no] dell'Unione Europea" sono gli stessi personaggi della "casta" ben appollaiata nei singoli stati e che si guarda bene dal mettere in discussione  la "sovranità" degli stati nazionali, anche se è sovranità fasulla nella sostanza, perché significa  (per gli adepti della "casta") uno status di privilegio. Loro (tutti democratici) pure "uguali"; però "più uguali" degli altri! Perché in Italia nulla sarà come prima… 1112820856

Bene: continuate così!
In fondo hai ragione. 
Gli Italiani (ma non solo: diciamo pure la maggioranza dei cittadini della maggio parte degli stati membri dell'UE) sono dei rassegnati, incapaci di darsi una mossa in direzione di quello che serve.
E tu stesso, dopo aver criticato l'immobilismo di Letta, l'arrivismo di Renzi, le doti di manipolatore della politica di napolitano, le (secondo te) indiscusse collusioni di Monti col mondo dei "poteri forti" (che tu non nomini ma fai nenire alla mente lo stesso, ... dicendolo "tra le righe"), che proponi di fare? 
Mi pare che in fondo non proponi un tubo!

Adesso chiudo, e chiedo scusa delle lungaggini.
Se vuoi sèpere di più su come la penso io da un'occhiata a quel che scrivo sul forum "Unione Europea".

Ciao ciao

Ciao a tutti



Ciao Erasmus,

piacere di conoscerti ;-)

Capisco la tua posizione ma come dici tu il Consiglio è composto dai rappresentati dei singoli stati e quindi perché i rappresentanti dell'Italia devono accettare supinamente le politiche di austerità? Possono opporsi veramente e non nelle chiacchiere come fa Letta... E' cmq sia, a proposito di sovranità, in un stato civile non deve essere concesso di vessare in questo modo la popolazione per una colpa che tra l'altro non ha...

Leggo nei post sull'Unione Europea che sostieni che Enrico Letta sia una brava persona... Scusami ma ho molti dubbi in proposito... Una brava persona non partecipa all'annientamento del suo popolo...

novaragiacomo

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Messaggio Da Mastro Titta Mer Gen 29, 2014 8:43 pm

Erasmus ha scritto:


Si dà il caso – ma chissà perché a tenerne conto, almeno sul piano logico, siamo così in poichi! – si dà il caso che l'istituzione davvero sovrana in Unione Europea sia il "Consiglio", ossia la congrega di rappresentanti dei singoli governi nazionali. Il "Consiglio" è "sovrano" [nel solo lambito dei trattati ratificati, of course]. Oddio: è sovrano nel senso che, formalmente, "non riconosce autorità al dsi sopra della propria" (nemmeno quella del Parlamento Europeo, alla faccia della democrazia). Ma è sovrano di decidere quasi niente o magari un bel pateracchio confuso e inconcludente, dato che i suoi singoli membri (i capi dei governi nazionale o i loro ministri), sempre nel rispetto della "sovranità", mantengono il diritto di veto su tutte le questioni importanti. E' già difficile che una trentina di teste indipendenti siano tutte sempre in buona fede e alla ricerca del bene dei cittadini di cui pretendono d'essere rappresentanti (benché mai eletti a tale scopo). Ma anche supposto che siano tutti onesti, capaci, ecc. ecc. è estremamente improbabile (proprio perché rappresentanti di governi eletti in patria con campagne che vertono su be altri argomenti) che siano unanimemente d'accordo sulle questioni importanti! Anzi: la cosa è data per scontata a priori, dato che certe questioni (come la politica estera, la difesa, la politica macro-economica, ecc.) in Consiglio nemmeno figurano mai all'ordine del giorno!
Insomma: i veri autori delle "politiche [repressive o no] dell'Unione Europea" sono gli stessi personaggi della "casta" ben appollaiata nei singoli stati e che si guarda bene dal mettere in discussione  la "sovranità" degli stati nazionali, anche se è sovranità fasulla nella sostanza, perché significa  (per gli adepti della "casta") uno status di privilegio. Loro (tutti democratici) pure "uguali"; però "più uguali" degli altri! Perché in Italia nulla sarà come prima… 1112820856
Da molti anni - con grande beneficio per il mio povero fegato - non mi occupo più di argomenti comunitari. Ma già quando me ne occupavo, le cose non stavano esattamente come ci dice Erasmus e temo che, sotto questo punto di vista, non siano migliorate. Quello che descrive Erasmus era il metodo intergovernativo - utilizzato per il secondo e terzo pilastro (esteri, difesa, giustizia, ecc) -  in virtù del quale era necessario il consenso di tutti i membri del Consiglio (ognuno dei quali rappresentava il proprio paese) per prendere delle decisione. Si ebbe successivamente un fenomeno di estensione del metodo comunitario, che già regolamentava le decisioni del primo pilastro e che è stato ulteriormente dilatato sino a coprire quasi tutti gli argomenti. I membri del Consiglio, pertanto, non rappresentano più i singoli paesi ma il il Consiglio stesso è divenuto un organo unitario, seppur complesso, che decide a maggioranza. Difendere gli interessi nazionali - per il novero dei paesi deboli - a cui dobbiamo ascrivere purtroppo anche l'Italia - è diventato pertanto impossibile.
Per onestà intellettuale, devo dire che dopo Lisbona, molte cose sono cambiate (ad esempio, i pilastri non esistono più). Fortunatamente non ne so nulla ma non credo affatto siano nella sostanza molto diverse.
Mastro Titta
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