Carpeoro: il governo cade, arriva Draghi. E Salvini è finito

Carpeoro: il governo cade, arriva Draghi. E Salvini è finito

Scritto il 20/5/19


Matteo Salvini è un morto che cammina: politicamente è finito. Che stravinca le europee o faccia cilecca, il risultato non cambia. Al posto di Giuseppe Conte, a Palazzo Chigi sta per arrivare Mario Draghi. L’attuale presidente della Bce, in scadenza a novembre, sarà presto alla guida di un esecutivo di centrodestra – con la recentissima benedizione di Berlusconi – oppure di una coalizione più larga, se la Lega restasse al di sotto del 30%. Motivo: i conti pubblici italiani sono disastrosi, e la situazione economica è pessima. Lo afferma Gianfranco Carpeoro, saggista e acuto analista dello scenario politico italiano. Già a capo della più tradizionale obbedienza massonica di rito scozzese, Carpeoro vanta contatti privilegiati con il network europeo dei grembiulini di area progressista. Anche grazie a questo, la scorsa estate aveva svelato l’indebita ingerenza della Francia nell’elezione del presidente della Rai. Berlusconi aveva cambiato idea sull’appoggio a Marcello Foa (in prima battuta garantito a Salvini), dopo la telefonata ricevuta da Jacques Attali, eminenza grigia di Macron, che avrebbe contattato anche Napolitano e Tajani. Oggi Carpeoro rilancia: «Dopo una fase di dissidio, la massoneria sovranazionale reazionaria si è ricompattata: sono tornati ad andare d’amore e d’accordo Attali, Tajani, Draghi e – udite udite – lo stesso Davide Casaleggio, figlio di Gianroberto». Non a caso, nelle ultime settimane, i 5 Stelle hanno attaccato Salvini in modo furibondo.
L’allarme di Carpeoro è coerente con le anticipazioni fornite nelle scorse settimane: in web-streaming con Fabio Frabetti di “Border Nights” aveva annunciato la tempesta giudiziaria che si sarebbe abbattuta sulla Lega, di cui la vicenda di Armando Siri rappresenta soltanto l’ultimo, gravissimo episodio. Secondo Carpeoro – su YouTube con Frabetti il 19 maggio – ora Salvini è in trappola: se trionfa alle europee dovrà rompere con Di Maio e convergere sul centrodestra, ma accettando la premiership di Draghi appena “suggeritagli” da Berlusconi. «Per il Cavaliere è l’ultima zampata: poi si ritirerà, cedendo lo scettro a Tajani, con la scusa delle sue precarie condizioni di salute». Ridotto a ruota di scorta di Draghi, Salvini sarebbe finito. Anche perché il super-banchiere metterebbe in atto una politica di austerity come quella di Monti: rigore assoluto, contrazione della spesa pubblica, tagli alle pensioni e magari anche una patrimoniale. Addio ai sogni leghisti come la Flat Tax, per la quale aveva lavorato proprio Armando Siri, sottosegretario disarcionato da Conte e Di Maio nonostante sia tuttora soltanto indagato. Sarebbe davvero la fine, per una Lega decisa a proporsi come vettore dell’affrancamento dal “giogo” neoliberista di Bruxelles. Addio all’alfiere del sovranismo italiano, costretto al guinzaglio da Draghi.
Stessa musica, in ogni caso, se Salvini – per sua fortuna, si potrebbe dire – non dovesse andare così bene, il 26 maggio. Il governo gialloverde è comunque spacciato, secondo Carpeoro, avendo fallito nel suo obiettivo numero uno: risollevarel'economia. Carpeoro è un dirigente del Movimento Roosevelt, che – attraverso il presidente, Gioele Magaldi – ha accusato i gialloverdi di eccessiva timidezza, con Bruxelles, al momento di contrattare il deficit 2019. Gli investimesti strategici avrebbero fatto crescere il Pil, riducendo l’incidenza del debito pubblico e quindi la pressione dei signori della finanza (spread) e degli oligarchi di Bruxelles, ben rappresentati dallo stesso Draghi. Appena la crisi si è mostrata in tutta la sua durezza, come si è mosso Di Maio? Ha attaccato Salvini, omaggiato la Merkel e difeso la disciplina europea del rigore. Come se ne esce? «Solo con una mezza rivoluzione», sostiene Carpeoro, assai pessimista. «Salvini si può ribellare soltanto se capisce in che trappola lo hanno cacciato». L’altra carta, per Carpeoro, è virtualmente rappresentata dalla base dei 5 Stelle: a suo parere, i militanti grillini non accetterebbero un governo Draghi. Ma per scongiurarlo dovrebbero prima “divorziare” da Di Maio e Casaleggio. In altre parole: Mario Draghi sembra ormai vicinissimo a Palazzo Chigi, cioè al nuovo commissariamento dell’Italia.
«Stavolta la sovragestione internazionale di cui l’Italia è vittima ci ha combinato un trappolone senza via d’uscita», sostiene Carpeoro, che da mesi paventava l’irruzione di Draghi alla guida del governo. «Se la Lega vince le europee – profetizza – la tenaglia giudiziaria si stringerà ulteriormente sul partito di Salvini». Un indebolimento che costringerebbe il leader dell’ex Carroccio – sulla difensiva – ad accettare un ritorno al centrodestra, sotto la “custodia” di Draghi (espressamente evocato da Berlusconi come il “miglior premier possibile”, oggi, per l’Italia). «L’urgenza, poi, verrebbe giustificata dall’aggravarsi della situazione economica». Se invece Salvini delude, alle urne, resterebbe in campo l’asse – sempre più ammaccato – con i 5 Stelle. «Ma sui parametri economici – sottolinea Carpeoro – Di Maio si è appena pronunciato in modo coerente con la linea di Draghi». Ovvero: vietato sforare il 3% di Maastrich, cosa che invece per Salvini, a parole, «si può e si deve fare». E quindi in quel caso «avremmo probabilmente l’ingresso trionfale di Draghi con questa maggioranza – perché in ogni caso il governo, a causa della situazione economica, cadrà entro la fine dell’anno».
Se non è zuppa è pan bagnato: «Comunque gli italiani votino, al 99,9% si ritroveranno Draghi presidente del Consiglio». Viceversa, aggiunge Carpeoro, l’Ue ci taglierà i viveri vietandoci di accedere al deficit, «e la situazione economica ci travolgerà». Dubbi? Uno: «Non so fino a che punto Salvini si scavi la fossa così», dice ancora Carpeoro, considerando che il capo della Lega – formidabile tattico e uomo-immagine – non ha però dato prova, finora, di particolare abilità strategica. «E’ capace di scavarsela davvero, la fossa: però deve saperlo, che per lui sarebbe la fine, perché sarebbe proprio lui il primo che farebbero fuori». Secondo elemento: «I grillini hanno ormai stabilito una cupola “sovragestita” su di essi, sia attraverso il figlio di Casaleggio, sia tramite lo stesso Di Maio». Cupola, cioè gruppo oligarchico di potere, che «utilizza cinicamente Di Battista» come paravento, per mantenere «un sorta di legittimazione», di “verginità” politica apparente. Però attenzione: «La base grillina non è questa: continuo a confidare che all’interno del Movimento 5 Stelle ci sia sicuramente maggior vitalità che dentro qualunque altro movimento», sostiene Carpeoro, che peraltro aggiunge: «Non nutro nessuna fiducia nella nuova sinistra, o centrosinistra che dir si voglia, Zingaretti o meno». Per cui «non è una situazione allegra», quella dell’Italia.
Tradotto: «Nella peggiore delle ipotesi ci ritroveremo Draghi, il che significherà comunque tagli draconiani sulle pensioni e probabilmente la riproposizione in chiave “cosmetizzata” della possibilità di una patrimoniale». Infine: «Non si farà nulla sul reddito di cittadinanza: l’ha già ammazzato Di Maio, che ha ammesso di aver rinunciato a investirvi un miliardo in più, che ora ha messo da parte. Vuol dire che il reddito di cittadinanza è stato svuotato, e quindi è fallito». Gianfranco Carpeoro (all’anagrafe Pecoraro, avvocato di lungo corso), ha pubblicato nel 2016 il saggio “Dalla massoneria al terrorismo”, che mette in luce la “sovragestione” (largamente massonica) degli attentati targati Isis che hanno colpito l'Europa. Di questa “sovragestione”, in questo caso non più terroristica, sarebbe tuttora vittima l’Italia, abituale preda di potentati stranieri, d’intesa con settori dell’establishment nazionale. Nel saggio del 2017 “Il compasso, il fascio e la mitra”, sempre Carpeoro presenta lo stesso fascismo come prodotto di “sovragestione”: «Fu la convergenza, storicamente irripetibile, di tre poteri: il grande capitalismo italiano oggi scomparso, la massoneria nazionale – che allora contava – e il Vaticano». Anche per questo «non ha senso riparlare di fascismo nell’Italia di oggi», paese che però continua ad essere più che mai “sovragestito”.
Se il Pd è clinicamente defunto, fino a ieri «al governo senza in realtà governare, esattamente come poi i gialloverdi», perché di fatto (dietro a Letta, Renzi, Gentiloni) controllato dai soliti superpoteri tramite ministri del calibro di Padoan, oggi restano solo i cocci della speranza suscitata da Lega e 5 Stelle, un anno fa. Unica chance: la possibilità che Salvini si smarchi dalla trappola, che gli sarebbe fatale, rovesciando il tavolo già apparecchiato per Draghi. Potrebbe aiutarlo la base grillina, forse, ma certo non Di Maio: Carpeoro lo descrive “coltivato” da anni, dentro e fuori l’ambasciata USA di via Veneto, dal politologo statunitense Michael Ledeen, già uomo-uombra di Di Pietro e Renzi, massone reazionario del Jewish Institute (punta di diamante della lobby sionista), nonché esponente del B’nai B’rith, esclusiva massoneria ebraica riservata ai dirigenti del Mossad. Beffa gialloverde? Eccome: Mario Draghi officerebbe il funerale dell’unica coalizione politica che, in Europa, ha osato sfidare – almeno all’inizio, anche se solo a parole – lo strapotere oligarchico di Bruxelles e il dogma dell’austerity, sancito una volta di più dal pareggio di bilancio inserito nella Costituzione da Monti coi voti di Bersani e Berlusconi. L’Italia ha provato a rialzare la testa? Peggio per lei: la “sovragestione” avrebbe pronto Draghi. La cui “terapia”, dal giorno dopo, decreterebbe la fine del sogno di uscire dalla crisi (e la morte politica di Matteo Salvini, ora destinato a vincere inutilmente le europee).

http://www.libreidee.org/2019/05/carpeoro-il-governo-cade-arriva-draghi-e-salvini-e-finito/

Quella di Condor è la tipica accozzaglia di farneticazioni psico-complottsite a cui siamo abituati... ma Verci, anche tu hai aggiunto del tuo con impegno.

Cosa sarebbero "le ingerenze della commissione europea" e cosa vuol dire che "la gestione Draghi significherebbe riportare l'Italia nell'alvo del controllo europeo"? Fai le pulci al condorello nostro e poi te ne esci con frasi che sembrano quelle dei rincoglioniti nazionalisti anni 2000?  

P.S.
Comunque prima di dipingere salvini come una specie d'eroe tutto d'un pezzo che "non sembra tipo disponibile a farsi piegare da complotti massonici o da ingerenze" e "non sembra uno che si metta a guardare dalla finestra eventi di controllo della politica e del Governo italiano" è meglio se diamo un'occhiata ai suoi frequenti viaggi e contatti coi camerati fascitoidi russi. Ci ho pure aperto un thread sopra tempo fa.

Condor ha scritto:"Carpeoro: il governo cade, arriva Draghi. E Salvini è finito"
[...]
«Matteo Salvini è un morto che cammina: politicamente è finito. [...]»

Non so chi sia 'sto "Carpeoro". Chiunque sia costui, la frase – che è l'incpit del suo articolo trascritto qui da Condor – è una fantasiosa IDIOZIA!
[Magari fosse vero che "Matteo Salvini è finito"! Ritroverei la pace "politica" che ho perduto inesorabilmente! L'anno scorso, subito dopo le elezioni di marzo, avevo scritto che non avrò pace fin che campo se Salvini non uscirà dalla scena politica.
Purtroppo, invece, Salvini la scena politica la occupa sempre di più.
Alla faccia della "par condicio" ! Sotto le Europee ... Salvini di qua e Salvini di là; non ci si poteva liberare della sua onnipresenza!
E adesso qui in Italia imperversa più che mai. Per fortuna in Unione Europea non lo vuole nessuno! Lui vorrebbe costituire in PE un nuovo Gruppo di "sovranisti" anti-Unione Europea. Ma l'UKIP di Farage intende restare nel Gruppo in cui era prima delle elezioni, il Fidesz di Orban vuole restare nel PPE., ecc. ecc. [Orban ha dichiarato che non vede possibilità di collaborazione con Salvini a livello europeo].

Vado a cercare in rete informazioni su 'sto "Carpeoro". ...
Fatto!
• "Carpeoro" è solo un anagramma di "Pecoraro".
• Chi si fa chiamare "Giovanni Francesco Carpeoro" all'anagrafe è "Gianfranco Pecoraro", nato a Cosenza il 24.06.1958.
• Pur essendo laureato in "Giurisprudenza", il principale suo mestiere è stato quello del "dj" (disc jockey).
• Dal 1981 (anno della sua laurea) è iscritto alla "Massoneria di rito Scozzese" (che non so cosa voglia dire).
• Ha un suo sito-web personale. ––> http://www.carpeoro.com
• Mi ha incuriosito il titolo "Lo spazio e le sue leggi: gli astri e lo zodiaco".
E già nel primo paragrafo – a parte il modo di scrivere piuttosto "barbaro" – ci trovo una imperdonabile idiozia!
Gli si può perdonare, dato l'indirizzo della sua formazione scolastica, di non conoscere bene lo "zodioco" né i rudimenti di "astrologia". (Ma allora perché sentenziare su ciò che si conosce molto poco?)
Poco scusabile è che dica: "[...] la parola zodiaco deriva da zoon, animale e diacos, ruota [...]"
[Zodiaco viene dal greco antico ζῳδιακός, "zōdiakòs", che è un aggettivo qualificativo, attributo del sottinteso sostantivo "kyclos" (cerchio) e derivante dal sostantivo ζῴδιον "zòdion" che è un diminutivo di ζῷον, zòon che vuol dire "animale".
Insomma; "zòon" vuol dire "animale"; "zòdion vuol dire "animaletto" (ma riferito a piccolo disegno o a piccola scultura rappresentante un animale.: "o zodiacòs kyclos" vuol dire "il cerchio delle figure di animaletti". ]
Ma è imperdonabile (in quanto espressione di ignoranza crassa della stessa lingua italiana) questa sua affermazione:
«[...] etimologia della parola anno, dal latino annus, cerchio, circolo[...]». Il latino "annus" non ha nulla ma che fare con "anus" [che originariamente significa"cerchio"]. Un diminutivo di "anus" è "ànulus" (letteralmente "cerchietto") che è passato a significare "anello". Solo parecchi secoli dopo, "anus" è passato nel vocabolario specifico di anatomia a significare lo sfinere terminale del retto (proprio perché "circolare").
Ho leggiucchiato anche Alcuni cenni sul dado dove si legge per tre volte "kaos". Anche questo mi pare impedonabile per un italiano laureato in giurisprudenza. E scrivi "caos", perché "kaos" con "k"? Forse il nostro crede che "caos" derivi da una parola greca traslitterata in latino in "kaos".
Ma nel tardo latino c'è "chaos" (col "ch") che è la traslitterazione del greco χάος. Perfino in inglese si scrive "chaos" (anche se modernamente in USA pronunciano "cèos",
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Torno a bomba:
Caro Verci e caro Condor.
In Unione Europea il Consiglio – cioè la congrega dei governi nazionali– ha sia il potere legislativo (solo in parte condiviso col PE che in ambito legislativo non ha nemmeno il potere di "iniziativa" e sul quale il Consiglio prevale in caso di disaccordo), se vi pare che qualcosa o molto in UE non vada bene prendevela con i responsabili, ossia con i governi "nazionali", mica con i fantasmi del castello

Spero che Condor non sia d'accordo con questo Carpeoro!
A commentare quel che dice 'sto Carpeoro non mi ci metto di certo!

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Caro Erasmus,
ma questo Carpe...oro ( meglio di Carpe...diem...) mica lo sa che deve scrivere Chaos invece di Kaos, che ne sa quello come si traslitterano le lettere antiche? Caos si può scrivere solo Chaos, perchè giustamente contiene la "chi" e non il kappa. Hai mai visto qualcuno che si chiami Kristian? No, solo Christian, ma poi questi non riflettono.

Riguardo alla Massoneria di Rito Scozzese Antica e Accettata la sede generale sta qua, a Roma, in piazza del Gesù, un po' più avanti di pzza Venezia. Pzza del Gesù è alquanto composita e esoterica, ha a lato la Chiesa del Gesù, di fronte la ex sede della DC, e a lato, di fronte alla chiesa, c'è una porticina che espone una squadra e un compasso e ove è scritto Massoneria di grado scozzese 33.  Come sai la Libera Muratorìa nacque a Parigi nel 1717, e fonde principi elaborati nei secoli, fin dai Templari, ha solo 3 gradi simbolici iniziatici, grado di apprendista, compagno, maestro.
La sede, in Italia, è ancora a Palazzo Giustiziani, accanto al Senato, anche se da molti anni i Fratelli si sono spostati sul Gianicolo nella Villa Il Vascello, da loro acquistata e restaurata, e che vide la più aspra resistenza dei patrioti italiani contro i francesi, chiamati dal papa, per difendere la Repubblica Romana, era il 1849 ed era retta dal triumvirato Garibaldi, Armellini, Saffi. Qui morì Mameli, aveva 20 anni, per setticemia dopo l'amputazione di una gamba. Il papa, fuggito a Gaeta, aveva chiesto aiuto a tutti i governanti europei, rispose solo Napoleone III perchè aveva le elezioni e gli servivano i voti cattolici. Comunque a Pio IX non servirono tutti i suoi stratagemmi, aver aperto un concilio vaticano I, aver proclamato il dogma dell'Immacolata ( del 58) Roma fu presa dai bersaglieri nel 60. Dunque i Massoni italiani combatterono cruentemente sul Gianicolo, c'è questa immensa statua di Garibaldi col poncho e si ritirano là per i loro lavori(?), che consistono nel leggere un brano del vangelo di Giovanni e di commentarlo ( poveri noi...). Loro hanno appunto solo 3 gradi iniziatici, mentre il Rito Scozzese ha 33 gradi iniziatici, insomma lì sono tutti Gran Maestri Massoni. Fu fondato nel 1314.
Tutti gli ordini massonici del mondo fanno capo alla  Gran Loggia Madre d'Inghilterra, che ha avuto tra i gran Maestri anche alcuni principi di Galles.
Ciao.
Il resto, se ti interessa lo trovi sui libri.
( PER VERCI: GUARDA SU MP:GRAZIE)

tessa ha scritto:[...] Roma fu presa dai bersaglieri nel 60.[...])

Occhio, Tessa!
Su tutti i libri di storia dei miei tempi stava scritto che Raffaele Cadorna entrò con i suoi bersaglieri in Roma (attraverso la "breccia di Porta Pia") il 20 settembre del 1870.
Garibaldi era ancora in Francia dove era andato a combattere [invano] a fianco dei francesi contro gli invasori prussiani.
Ma erano stati i francesi a dichiarare guerra ai tedeschi!

L'Assemblée votò a favore della guerra contro la Prussia per vendicare l'offesa fatta dal Guglielmo re di Prussia a Napoleone III imperatore dei Francesi!
In realtà l'offesa da parte del re Guglielmo non c'era stata, ma era stato Bismarck a far sì che ai francesi sembrasse che il re Guglielmo, nel colloquio con l'ambasciatore francese, avesse indirettamente insultato Napoleone III.
Il re Guglielmo, mentre era in vacanza in una località termale, aveva ricevuto la visita dell'ambasciatore francese e l'aveva assicurato che non avrebbe più candidato un Hohenzollern quale re di Spagna – regno temporaneamente senza re!  –; e in chiusura del colloquio aveva dichiarato di non essere disponibile ad ulteriore colloquio con le autorità imperiali francesi. Ma Bismarck manipolò ad arte le parole del re (trasmessegli per telegramma) e fece pubblicare sui principali giornali della "Confederazione Germanica del Nord" il testo da lui alterato in modo che sembrasse insolente ed offensivo nei riguardi di Napoleone III. Sbandierando poi l'aggressione francese procurò alla Prussia o la solidarietà anche degli stati tedeschi estranei alla Confederazione del Nord (come, per esempio, la Baviera). La Francia (le cui autorità militari speravano nel coinvolgimento in favore di Napoleone III dell'Italia e dell'Austria-Ungheria) restò invece sola ... subendo una disastrosa sconfitta.
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Erasmus,
certo, hai ragione, è stata una svista, volevo scrivere 20 settembre 1870, e invece ho scritto 1860. Ma io ti parlavo della Massoneria di grado scozzese 33, di cui avevi detto di non sapere nulla ( strano), e tu mi rispondi dicendo che il re Guglielmo era a passare le acque alle terme...Mah. E lo sapevo che era lo stesso anno della battaglia di Sedan, di cui si dice, A Sedan Napoleon cede se dents. Era il 1 sett del 70, una battaglia importante della guerra franco-prussiana.
Non bisogna far notare solo gli errori ma anche le cose buone che scrivono i poveri utenti... Ora secondo te una romana non sa quando c'è stata la breccia di Porta Pia'? Puo' essere stata una svista, no? Io speravo che tu ci parlassi della Repubblica Romana, di cui quest'anno ricorre un anniversario importante, e tu mi dici che il re prussiano stava alle terme, oh. Va bene, e che poi Garibaldi stava in Francia, e in Namibia non c'è stato Garibaldi?
Meno male che in Europa da 70 anni c'è la pace, sennò dai e dai a studiare altre guerre franco-prussiane...
Ciao.
PER VERCI: QUANDO GUARDI IN MP?grazie

tessa ha scritto:A Sedan Napoleon cede se dents.

Il "pedante" Erasmus ti corregge!
«À Sedan Napoléon céda ses dents» [A Sedan Napoleone cedette i suoi denti]