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Ricordo del terremoto dell'Aquila del 6 aprile del 2009

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Messaggio Da tessa Sab Apr 06, 2019 12:04 am

Vedo che da più giorni si sta parlando del terremoto dell'Aquila, altri poi ne ho vissuti, in particolare quello di Norcia nel 2016, ed ero imprigionata nel letto di un ospedlale e non potevo manco fuggire, il letto era antico con le sbarre.
Quella triste sera del terremoto dell'Aquila ero sveglia, io sono sveglia quasi sempre, o ho la cefalea o l'emicrania, o l'insonnia o altri guai, e ricordo che erano oramai le 3 passate e ancora non mi veniva sonno, ero a letto e con una sedia vicino dove, stranamente diligentemente, avevo sistemato le calze. Cercavo di leggere ma inutilmente. A un certo punto vedo le calze ondeggiare. Anche il lampadario oscillava. Mi alzai e accesi la TV, non diceva niente ancora, saranno state le 3, 36, allora ricordo che era venuto mio fratello e lo svegliai dicendo, alzati, c'è il terremoto ma non si sa dov'è l'epicentro. Svegliai anche mia madre. Intanto le finestre dei palazzi attorno si accendevano. Scrissi a un mio amico e gli chiesi se avesse sentito il terremoto, no, gli dissi di informarsi dove fosse l'epicentro. Svegliai un po' tutti. Poi misi un giaccone sul pigiama e scesi per strada, molti erano scesi, e impauriti. Avevo il cellulare in mano. Il mio amico mi disse che l'epicentro era a L'Aquila, insomma, pensai che doveva essere stata una botta tremenda per farsi sentire fino a Roma. Risalii a casa, ove erano tutti svegli e allarmati, e finalmente la TV dava notizie del sisma, e cominciarono ad apparire le prime riprese, con quella ragazza che spostava i mattoni con le mani dvanti l'inferriata. Io non mi sentivo per niente bene, e le notizie peggioravano, era stato un sisma tremendo, non potendo fare più niente mi misi a dormire, erano le 4, 30, il giorno dopo i TG fecero vedere l'Aquila distrutta, rasa al suolo. In quella cittadina non avevo amici, vi ero stata una sola volta, foto alla Chiesa di Collemaggio, alla Fontana delle 99 cannelle, ma non mi piacque granchè. Seppi poi che per questo sisma si era lesionato un palazzo a Roma nord-est in Via Andrea Doria, e era stato evacuato, non so che fine abbia fatto, se restaurato o no.
Ci fu tutta la scena dei funerali delle povere vittime, con Berluscono in 2a fila e c'era anche il duca Amedeo D'Aosta seduto al funerale. Poi Berlusconi ebbe l'idea di fare il G7 là, e interruppe la costruzione delle strutture in Sardegna alla Maddalena, ove si doveva fare il G7, per cui le piscine e gli altri edifici si consunsero subito. Soldi dello Stato gettati.
Chi ricorda dice che il dolore è intatto, come il primo giorno, è così, la sofferenza non scompare, dobbiamo imparare a convivere con essa.
tessa
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Messaggio Da Samael Sab Apr 06, 2019 1:45 pm

Si, hai ragione, la sofferenza non scompare.
A l'Aquila, ma anche per tutti gli altri terremoti, Friuli, Irpinia, Umbria, Marche, Emilia Romagna, quelli prima e quelli dopo. Lasciamo stare le alluvioni, lasciamo stare ogni altra cosa, il clima impazzito. Ma la colpa ancora una volta non è dell'uomo? Non si possono contrastare gli elementi ovviamente, la Natura prima o poi si prende la sua rivincita (se ci sono colpe), ma gli aiuti? I soccorsi? I risarcimenti?
Lo Stato è sempre assente, prende in giro.
Quanti sono gli italiani ancora nelle baracche, nei prefabbricati, nelle roulotte, nelle tende.
A che serve commemorare... A 10 anni dal terremoto del 6 aprile il centro storico dell'Aquila, e in buona parte anche quello dei paesi limitrofi, appare ancora come una città fantasma. Pochissime le famiglie che hanno deciso di rimanere o che sono rientrate nelle case originarie. Fa ancora più impressione il dato relativo ai negozi, sono appena 80 le attività commerciali che hanno riaperto, mentre tutti i lavori di ristrutturazione procedono a rilento. Secondo i dati aggiornati e divulgati dal sito del Comune dell'Aquila a distanza di 10 anni dal sisma sono ancora più di 8.000 le persone alloggiate nei "Progetti Case" (stanze di albergo o ex case private, rimaste in piedi) e 2.200 quelle che si trovano nei MAP (moduli abitativi provvisori). Questa è gente che ha perso tutto.
Certo la sofferenza è dura a scomparire, specialmente se si è da soli.

Samael

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