Elzioni 2017 in Olanda (mercoledì 15-03-2017): risultati definitivi (19 marzo)
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Elzioni 2017 in Olanda (mercoledì 15-03-2017): risultati definitivi (19 marzo)
Fino a pochi giorni fa Geert Wilders (leader del "Partito per la Libertà" PVV, in verità partito nazionalista, populista, piuttosto xenofobo, specialmente anti-islamico) dava per scontato una grande avanzata del suo partito che – secondo lui e anche secondo alcuni sondaggi – sarebbe stato per la nuiova legislatura (2017-2022) il partito maggiore e avrebbe quindi avuto la chamche di iniziare un processo di uscita dell'Olanda dall'Eurozona e – sperava Wilders – in un prossimo futuro anche dall'UE.
Ma i risultati hanno smentito ancora una volta i sondaggi e i pronostici.
Pur essendo cresciuto in parlamento di 5 nuovi seggi (nel 2012 aveva preso solo 15 seggi), non è affatto il primo partito (che resta quello del premier uscente Rutte, "Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia" VVD, che però ha perduto 8 sdeggi passando dai precedenti 41 agli attuali 33).
Il governo uscente di Rutte era sostenuto in parlamento anche dal PVV di Wilders. E allora Rutte si era adattato a discorsi di compiacenza con Wilders (per evitare la recessione del PVV dalla coalizione governativa, cosa che avrebbe significato la fine prematura della legislatura e di nuovo elezioni anticipate, evento che |Rutte voleva evitare ad ogni costo) e di pesante critica all'Euro. Ma in campagna elettorale, Rutte e Wilders se ne sono dette di tutti i colori! Wilders con la spocchia del sicuro sorpasso del VVD di Rutte, e il premier rinnegando la collaporazione col PVV (definito ora razzista ed incivile) e tornando a discorsi pro-europei.
Ora Wilders ammette d'essere deluso dei risultati dicendo che è sì ancora disponibile ad entrare nel governo ma che avrebbe preferito (come sperava) essere il leader del partito più votato. Naturalmente, nella prima dichiarazione (fatta in ambiuto del suo partito) ha invece dichiarato che il PVV aveva vinto avendo guadagnato altri 5 nuovi seggi.
Rutte ha già fatto sapere che il PVV non lo vuole più!
Ha avuto parole esultanti per la vittoria del suo partito dicendo che l'Olanda aveva scelto di continuare la sua politica pro-europea, di civile collaborazione con i partner europei, di rispetto delle minoranze, di accoglienza dei profughi, ecc. [Tutt'altre parole da quelle di pochi mesi fa! Ed ha ricevuto le congratulazioni di quasi tutti i premier dell'UE, in particolare di Gentiloni].
Quasi certamente si formerà una grande coalizione [occorre arrivare ad almeno 76 parlamentari] guidata dal VVD di Rutte [che ne ha solo 33] comprendente partiti di tendenza sia liberale che sacialdemocratica,
Probabilmente parteciperà alla coalizione anche il "Denk", il partitino delle minoranze etniche – quasi tutte islamiche, e la maggiore è quella turca – che entra in parlamento per la prima volta avendo preso 3 seggi sul totale di 150).
Il sistema elettorale olandese è di pura proporzionalità, con sbarramento a percentuale bassissima (che però non ricordo, ma deve essere davvero bassa, forse sull'1% dato che c'è un partito che ha preso 2 seggi, con circa 1.3% dei voti).
Come ho detto i seggi della "Camera Bassa" (Tweede Kamer) sono 150.
Ben 28 i partiti che hanno presentato liste proprie.
[Vedere qui: ––> Elezioni 2017 in Olanda- Wikipedia.]
13 i partiti che hanno conquistato seggi.
Grande delusione per il partito "laburista", che era tra i maggiori solo pochi anni fa ed ora è sceso a soli 9 seggi.
Notevole invece il successo degli "animalisti" che ottengono 5 seggi.
Metto una immagine in cui ho riassunto i risultati (e messo i nomi ufficiali dei partiti in Fiammingo e le loro traduzioni in italiano).
Ma i risultati hanno smentito ancora una volta i sondaggi e i pronostici.
Pur essendo cresciuto in parlamento di 5 nuovi seggi (nel 2012 aveva preso solo 15 seggi), non è affatto il primo partito (che resta quello del premier uscente Rutte, "Partito Popolare per la Libertà e la Democrazia" VVD, che però ha perduto 8 sdeggi passando dai precedenti 41 agli attuali 33).
Il governo uscente di Rutte era sostenuto in parlamento anche dal PVV di Wilders. E allora Rutte si era adattato a discorsi di compiacenza con Wilders (per evitare la recessione del PVV dalla coalizione governativa, cosa che avrebbe significato la fine prematura della legislatura e di nuovo elezioni anticipate, evento che |Rutte voleva evitare ad ogni costo) e di pesante critica all'Euro. Ma in campagna elettorale, Rutte e Wilders se ne sono dette di tutti i colori! Wilders con la spocchia del sicuro sorpasso del VVD di Rutte, e il premier rinnegando la collaporazione col PVV (definito ora razzista ed incivile) e tornando a discorsi pro-europei.
Ora Wilders ammette d'essere deluso dei risultati dicendo che è sì ancora disponibile ad entrare nel governo ma che avrebbe preferito (come sperava) essere il leader del partito più votato. Naturalmente, nella prima dichiarazione (fatta in ambiuto del suo partito) ha invece dichiarato che il PVV aveva vinto avendo guadagnato altri 5 nuovi seggi.
Rutte ha già fatto sapere che il PVV non lo vuole più!
Ha avuto parole esultanti per la vittoria del suo partito dicendo che l'Olanda aveva scelto di continuare la sua politica pro-europea, di civile collaborazione con i partner europei, di rispetto delle minoranze, di accoglienza dei profughi, ecc. [Tutt'altre parole da quelle di pochi mesi fa! Ed ha ricevuto le congratulazioni di quasi tutti i premier dell'UE, in particolare di Gentiloni].
Quasi certamente si formerà una grande coalizione [occorre arrivare ad almeno 76 parlamentari] guidata dal VVD di Rutte [che ne ha solo 33] comprendente partiti di tendenza sia liberale che sacialdemocratica,
Probabilmente parteciperà alla coalizione anche il "Denk", il partitino delle minoranze etniche – quasi tutte islamiche, e la maggiore è quella turca – che entra in parlamento per la prima volta avendo preso 3 seggi sul totale di 150).
Il sistema elettorale olandese è di pura proporzionalità, con sbarramento a percentuale bassissima (che però non ricordo, ma deve essere davvero bassa, forse sull'1% dato che c'è un partito che ha preso 2 seggi, con circa 1.3% dei voti).
Come ho detto i seggi della "Camera Bassa" (Tweede Kamer) sono 150.
Ben 28 i partiti che hanno presentato liste proprie.
[Vedere qui: ––> Elezioni 2017 in Olanda- Wikipedia.]
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Grande delusione per il partito "laburista", che era tra i maggiori solo pochi anni fa ed ora è sceso a soli 9 seggi.
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